IL CONSORZIO HA SEMPRE LAVORATO NELL'INTERESSE DELLE AZIENDE AGRICOLE

Consorzio bonifica di Rieti

“E’ a dir poco singolare come il Consorzio della Bonifica della Piana Reatina sia stato colpevolizzato, assieme all’Agenzia Regionale Difesa del Suolo, della mancanza di acqua nelle aziende agricole della Piana a causa dei lavori di risistemazione degli argini del fiume Velino, nel tratto interno della città.

E’ sorprendente, soprattutto, perché chi parla avrebbe dovuto prima informarsi per così scoprire che il Consorzio, rispetto alla pianificazione del lavoro non sia mai stato coinvolto. I lavori per la messa in sicurezza del tratto di fiume tra Ponte Cavallotti e lo sbarramento posto all’altezza della Centrale del Latte di Rieti, sono stati commissionati alla ditta esclusivamente dall’Ardis, la quale si è rivolta al Consorzio solo nel momento in cui, a fronte di alcuni ritardi nei lavori (che sarebbero dovuti terminare a fine maggio), ha visto aumentare il livello dell’acqua del fiume Velino in coincidenza con la chiusura dello sbarramento dal primo giugno.

Per obbligo di concessione, infatti, il Consorzio, a partire da quella data, tiene chiusa la paratia per permettere ai due canali, che partono dal Velino, di riempirsi e di portare l’acqua necessaria per l’irrigazione di 1800 ettari della Piana reatina. All’inizio di giugno, dunque, i funzionari dell’Ardis sono venuti a chiedere l’apertura dello sbarramento per poter proseguire i lavori all’interno del letto del fiume, non avendo spazio sugli argini per proseguire con i mezzi meccanici.

Abbiamo in un primo momento escluso ogni possibilità. Successivamente, anche su invito del Prefetto di Rieti, ci siamo incontrati ed abbiamo cercato di trovare una soluzione che potesse permettere alla ditta di portare a termine i lavori, ma anche di tutelare le aziende agricole, nostro primario interesse. Si è proceduto perciò a stilare un calendario che avrebbe regolato, fino ai primi di luglio, le aperture e le chiusure dello sbarramento.

Purtroppo, a causa della forte ondata di caldo che ancora si protrae e le giuste lamentele dei consorziati coltivatori di ortaggi che, non potendo più disporre di acqua sufficiente vedevano e rischio le proprie colture, non ci hanno permesso di tenere fede a quegli accordi.

Vorremmo, quindi, che venisse ristabilita la realtà dei fatti e sottolineare che il Consorzio della Bonifica ha sempre agito per tutelare gli agricoltori della Piana, come dimostra la nostra lettera inviata al Prefetto nella quale chiediamo un intervento della dott.ssa Chiara Marolla a sostegno degli agricoltori del Reatino già fortemente penalizzati dalla grave congiuntura economica, compresi gli Enti pubblici di ricerca come il Centro Appenninico Carlo Jucci, che aveva lamentato la difficoltà di mantenere in vita le quattromila piante destinate all’edizione 2012 della manifestazione ‘Rieti Cuore Piccante’.

Cogliamo inoltre l’occasione per esprimere la massima solidarietà nei confronti delle aziende che ancora, ad un anno di distanza dallo svolgimento di alcuni lavori per nostro conto, hanno ricevuto solo il 50% delle spettanze. Purtroppo, con rammarico, ci troviamo a doverci giustificare a causa dei mancati trasferimenti regionali promessi da quattro anni, ma non ancora nelle casse del Consorzio e che, ad oggi, sfiorarno i 2 milioni di euro”. 

E’ quanto dichiarato, in una nota congiunta, dal direttore e dal presidente del Consorzio della Bonifica della Piana Reatina, Marcello Iacuitto e Adriano Tarani.