PROBABILE CHIUSURA EX ISTITUTO STRAMPELLI, UNO STIMOLO PER SALVAGUARDARE IL NOSTRO PATRIMONIO

Nazareno Strampelli

Unirsi e muoversi tutti per salvaguardare, valorizzare e far crescere il patrimonio della nostra città perché tornino ad essere e si trasformino in opportunità di crescita sociale, economica e culturale.

L’appello del direttore dott. Roberto Lorenzetti relativo alla possibile chiusura della sede dell’ex Istituto Sperimentale di Cerealicoltura, deve essere stimolo a tutte le forze politiche e alla cittadinanza tutta, per immaginare azioni concrete per preservare il lavoro di recupero della memoria del grande scienziato reatino operato dall’archivio di Stato della Provincia di Rieti.

L’associazione culturale Area Rieti, ha contattato il direttore dichiarando la propria disponibilità a partecipare e promuovere ogni iniziativa utile alla tutela dell’azione di conservazione delle preziose testimonianze scientifiche di Strampelli operata dal C.R.A. di Rieti, il Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura (ex Istituto Strampelli).

Come proponemmo nel dicembre scorso, con la presentazione del nostro documento “RIETI CITTA’ DINAMICA”, la denuncia del dott. Lorenzetti  dà alla città un motivo in più per concretizzare un modello di collaborazione attiva, mettere a sistema gli istituti di ricerca ed universitari a vario titolo operanti sul nostro territorio (la Scuola Nbc, il C.R.A._Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura – ex Istituto Strampelli, il Parco scientifico e tecnologico, il Centro appenninico Carlo Jucci dell’Università di Perugia); si potrebbe così dar vita a un grande laboratorio di ricerca finalizzato ai settori più vari: industriale, agricolo, urbanistico, a disposizione dell’intera realtà cittadina, permettendo una crescita esponenziale delle possibilità di innovazione e sviluppo e, in ultima analisi, di investimento che permetterebbero di portare a pieno titolo la nostra città nel XXI secolo, inserendoci finalmente in un contesto europeo.

La creazione di un vero e proprio laboratorio di idee, porterebbe a una crescita culturale notevole del personale delle strutture e coinvolte, attraverso un processo di interazione e confronto con realtà accademiche che porterebbero frutti sicuramente più importanti di mille corsi di formazione teorici, a beneficio della crescita culturale, sociale, economica e patrimoniale di Rieti.

Abbiamo un’ ulteriore opportunità di testimoniare che nella nostra città esiste una mondo imprenditoriale pronto ad accettare la sfida, una realtà universitaria che mette insieme capacità ed entusiasmo, professionisti giovani e meno giovani di grande qualità che vanno accompagnati da una politica in grado di stimolare e coadiuvare un processo di crescita e di modernizzazione assolutamente necessario.