Riportiamo quanto accaduto negli ultimi 3 giorni ad un utente del servizio Cotral nel tentativo di tornare a casa dopo una giornata di lavoro:
– Giovedì 28 giungo esco dall’ufficio alle 15.50 per sperare di prendere la corsa della 16.10 via autostrada servita con unica vettura. La corsa salta. Rimango in attesa della corsa delle 16.40 che dovrebbe essere servita da due vetture come indicato nella tabella di programma : una via autostrada e l’altra via Monterotondo. Una vettura delle due non parte per guasto: ovviamente l’azienda decide di conservare la corsa per Monterotondo che deve raccogliere un doppio carico di pendolari per Rieti più quelli per Monterotondo. Riesco a rientrare a casa per le 19.00: tempo di percorrenza di circa 3 ore.
– Venerdì 29 luglio: festa patronale. In Italia bisogna sempre votarsi a qualche santo per stare meglio!
– Lunedì 2 luglio esco alle 17.40 dall’ufficio per raggiungere la corsa delle 18.10 che dovrebbe essere servita, come da tabella, con due vetture una delle quali via autostrada. Quando la vedo arrivare alla fermata grido al miracolo. Manco a dirlo si rompe a Passo Corese. Siamo rimasti in attesa a bordo strada della corsa successiva proveniente da Roma. Dopo oltre mezz’ora la vettura che arriva è piena. Successivamente siamo stati caricati dalla corsa che probabilmente da Passo Corese è partita intorno le 19.20. Arrivo a casa dopo 20.00. Percorrenza di 2 ore e mezza.
– Martedì 3 luglio esco dall’ufficio alle 17.45 alla ricerca della solita corsa delle 18.10. Stavolta, nemmeno a dirlo, passa una sola vettura delle due. Ovviamente è stata soppressa quella via autostrada. Si transita a Monterotondo e Borgo Quinzio. La macchina è piena all’inverosimile già alla prima fermata dopo la stazione tiburtina. Per arrivare a Settebagni abbiamo assistito a gente che ha cambiato forma per riuscire a salire nel poco spazio rimasto disponibile. Arrivo a casa dopo le 20.00. Percorrenza di circa 2 ore e mezza.
Sapete quanta gente scende a Monterotondo (nell’intero tratto servito)? Circa 15 persone sulle 100 sovraccaricate su una macchina che potrebbe portarne molte meno (in base a quanto indicato sul libretto di circolazione). Gente che potrebbe prendere il treno che, seppur carico, passa ogni 15 minuti. Queste 15 persone mandano in crisi un treno? O risolvono la crisi del trasporto su ferro?
Vogliamo continuare a mettere in croce i residenti di una intera provincia, distante fino a 80 km, per servire una località come Monterotondo che ha già i suoi servizi, seppur critici?(ricordare ce ci sono altre linee cotral che la servono, via Salaria e via Nomentana).
Dopo Monterotondo io devo percorrere altri 60 Km prima di arrivare a casa…è più che un viaggio.
E in questi giorni di inizio ferie e fine scuole, il traffico è contenuto. E a settembre? Aggiungiamo un’altra ora di coda per superare Monterotondo Scalo? Mi direte che è troppo presto parlare di settembre..in queste condizioni in effetti arrivarci con ancora qualche autobus in funzione sarebbe già qualcosa.
E la pretesa di continuare a far usare le percorrenze extraurbane dei pendolari per la mobilità all’interno di Roma? Nonostante ci siano altri autobus atac (linea 135)?
Quando si deciderà di tornare alle vecchie maniere: entrando a Roma sola discesa, uscendo da Roma solo salita? Ormai le corse extraurbane sono sovraccariche. Non serve aggiungere altri servizi per ottimizzare la corsa.
E smettiamola di passare a Borgo Quinzio: è un paesino come tanti, non ha alcun diritto più di altri a far transitare le corse per Rieti al suo interno.
Vi ricordo che il pendolare è un essere umano che ha una vita propria anche oltre il tempo che vi arrogate il diritto di rubarci con la vostra inefficienza.
Perché è un vero e proprio furto quello che operate nei nostri confronti.
Un viaggio che ci costringe per di più a stare ammassati in maniera tale da non riuscire nemmeno a leggere o fare una telefonata in quanto contrastati l’un l’altro.
In questi mesi non si è vista nemmeno una finta mossa per tentare di affrontare la questione e parlo di affrontare, non risolvere.
Ma giustamente, in un paese dove nessuno paga per le proprie colpe, perché iniziare ad inquisire proprio i vertici di Cotral? Sembrerebbe una persecuzione!