PROVINCIA DI RIETI, IL CONSIGLIERE COSTINI SULLE SOCIETA' PARTECIPATE DELL'ENTE

Costini consigliere provincia di Rieti

Ho letto con estrema attenzione le risultanze dell’incontro del presidente Melilli e dell’assessore Antonacci con i sindacati, sulle criticità legate alla situazione economica delle società partecipate dell’ente.

Spero che con altrettanta sollecitudine il Presidente voglia mantenere la parola data in occasione dell’ultimo consiglio, chiedendo una convocazione dello stesso in tempi rapidi,per affrontare le tematiche legate al futuro di queste società, permettendo tra l’altro di analizzare la relazione della commissione di controllo analogo, che oramai rischia di essere datata, dando l’opportunità anche all’opposizione di comprendere quale sia il piano industriale delle stesse, quali siano i criteri adottati per assumere personale in società che erano nate per stabilizzare i lavoratori socialmente utili della Provincia (visto che ad esempio Risorse Sabine è passata dai 70 dipendenti iniziali a 104), quale sia oggi l’utilità di mantenere un consiglio di amministrazione autonomo per Rieti Turismo, la cui funzione sfugge anche ad un attento osservatore.

E’ da lungo tempo che chiediamo un maggior controllo su quanto avviene in queste strutture, nell’interesse primario dei lavoratori; la querelle dei precari del Comune di Rieti dovrebbe aver dimostrato a tutti che l’idea di utilizzare il sistema pubblico come ammortizzatore sociale ha le gambe corte, e che pertanto, se vogliamo garantire un futuro a quanti sono stati indirizzati verso queste società, nell’impossibilità o nella non volontà di farlo direttamente in Provincia, dobbiamo compiere scelte chiare e trasparenti.

L’opposizione ha fino ad oggi mantenuto un atteggiamento corretto, convinta che più della facile polemica demagogica, fosse importante dare risposte concrete, ed ha accettato di rimandare più volte una discussione che diventa oggi improcrastinabile. Fa piacere leggere che la volontà della maggioranza è quella di accorpare le società, riducendo intanto i costi della governance politica, chiediamo però di conoscere i tempi di questa soluzione, vorremmo inoltre capire le prospettive future e soprattutto i criteri che hanno guidato la gestione attuale delle società, soprattutto per quanto riguarda i criteri di assunzione di nuovo personale, che riguardando società a totale partecipazione pubblica, deve obbligatoriamente rispondere ai criteri della trasparenza e dei bandi ad evidenza pubblica.

Rimane la volontà di fornire un contributo positivo alla risoluzione dell’attuale criticità, senza però dimenticare le responsabilità di quanti fino ad ora hanno amministrato, avendo sempre come priorità l’interesse dei lavoratori e della sicurezza della loro occupazione.