Organizzata dall’Associazione Peperoncino a Rieti, anche quest’anno, nei giorni 26, 27, 28 e 29 luglio, ci svolgerà nella nostra città la Fiera Campionaria Mondiale del Peperoncino.
La manifestazione ha registrato nella prima edizione un successo pari a 100.000 visitatori in quattro giorni, 1.600 bed nights nell’ospitalità alberghiera; 8.000 pasti serviti nei ristoranti della città; 1.200.000 euro di spesa totale dei visitatori, oltre il fatturato del settore ospitalità e ristorazione e acquisti presso gli stands; 50 milioni di contatti in trasmissioni radiotelevisive che hanno dedicato spazio nei loro notiziari o programmi specifici.
Quest’anno, oltre a mantenere le caratteristiche della passata edizione con convegni medico-scientifici, concorsi e mostre sarà caratterizzata dall’internazionalizzazione e dal conseguente patrocinio del Ministero degli Esteri. Saranno presenti con propri stands alcuni Paesi produttori di peperoncino, quali il Messico, il Ghana e l’India.
Come per l’anno scorso, il clou della manifestazione sarà costituito dall’esposizione, sotto le volte medievali del Vescovato, di circa 800 tipologie di peperoncino originarie di tutto il mondo, raddoppiando così il numero delle varietà sottoposte all’attenzione degli appassionati.
È indiscutibile, nella valutazione di questa esperienza, il notevole interesse manifestato dal settore agricolo nei confronti di questa solanacea, il che lascia ben sperare in una futura introduzione di una specifica coltivazione che riduca il negativo bilancio di importazione di peperoncino dall’estero. Altrettanto chiaro è l’interesse di molte aziende nazionali nei confronti dell’attività di trasformazione del “prodotto peperoncino”, che potrebbe aprire interessanti opportunità di sviluppo in un immediato futuro.
Quest’anno, inoltre, la manifestazione si svolgerà in contemporanea alla mostra “Francesco il Santo”, organizzata dal Comune di Rieti e dalla Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Lazio; questi due eventi potranno sicuramente canalizzare a Rieti flussi turistici estremamente significativi, con evidente ritorno economico per tutto il territorio e con una risonanza mediatica che contribuisca altresì ad una conoscenza dello stesso che travalichi i meri confini locali.