NUOVA CENTRALE OPERATIVA E ESTERNALIZZAZIONE ARES 118 MAGLIANO, FP CGIL: PAPOCCHIO PER ORA SALTATO

Ares 118 Rieti

A seguito della nostra segnalazione alla Magistratura delle procedure di individuazione della nuova centrale operativa 118 e della procedura di esternalizzazione della postazione Ares 118 di Magliano Sabina,  stamane la Fp CGIL ha avuto contatti con il Direttore dell’Ares 118 del Lazio.

Il direttore generale, reso edotto che la nuova Centrale Operativa reatina, che avrebbe dovuto essere inaugurata il 2 luglio, ricade in zona a gravissimo rischio idrogeologico, con alta probabilità di essere interessata  da fenomeni di esondazione de fiume Velino (come già avvenuto nel 2011, quando l’acqua è arrivata al 1° piano),  si è impegnato ad annullare l’inaugurazione  e a ricercare nuove soluzioni logistiche in merito, mentre i locali suddetti potranno essere utilizzati per la formazione del personale.

Di conseguenza, almeno per ora, la sede della centrale operativa del 118 rimarrà all’interno dell’OGP De Lellis, evitando problemi evidenziati relativi alla destinazione di un solo operatore infermieristico alla consolle.

Con altrettanta tenacia abbiamo insistito per chiedere la sospensione del provvedimento di esternalizzazione della postazione Ares 118 di Magliano Sabina, a nostro parere lesiva del diritto alla salute delle popolazioni interessate, antieconomica e comunque attuata violando le corrette relazioni sindacali.

E’ ovvio che se non perverrà tempestivamente notizia della revoca del provvedimento, la nostra organizzazione sindacale, congiuntamente con le altre che vorranno partecipare, non potrà che  attivare tutte le iniziative giudiziarie necessarie, sia in termini di repressione del comportamento antisindacale, che in termini di denuncia di danno erariale (l’affidamento “unilaterale” al privato è per noi, e per la Corte dei Conti che lo ha certificato in data 21 febbraio 2012, fonte di danno erariale), nonché per la ulteriore segnalazione di eventuali ipotesi di reato.

Nell’esprimere cauta soddisfazione per il fatto che il papocchio, per ora, parrebbe essere scongiurato, non possiamo esimerci dal rimarcare la superficialità e la approssimazione con la quale vengono gestiti servizi così delicati per la popolazione del nostro territorio, dispiacendoci se la prevista passerella locale del 2 luglio dovrà magari essere rimandata alla prossima sagra del peperoncino.