PRESENTAZIONE NAZIONALE DELLA MOSTRA "FRANCESCO IL SANTO"

Francesco il Santo

Presentata a Roma, nel chiostro degli Aranci del Palazzetto Venezia, la mostra “Francesco, il Santo. Capolavori nei secoli e dal territorio reatino”, in programma a Rieti dal 16 giugno al 4 novembre.

Sono intervenuti Anna Imponente, soprintendente per i Beni storici artistici ed etnoantropologici del Lazio, Francesco Buranelli, segretario della Pontificia commissione per i Beni  culturali della Chiesa, Chiara Marolla, prefetto di Rieti, Claudio Strinati, dirigente del ministero per i Beni e le attività culturali, Gianfranco Formichetti che, insieme ad Anna Imponente, è l’ideatore della mostra e Diego Di Paolo, tra gli organizzatori del progetto e ora assessore alla Cultura del Comune di Rieti.

“Il territorio reatino – ha spiegato Imponente – è ricco di testimonianze e della simbologia del francescanesimo. Le opere esposte colgono tutti gli aspetti di San Francesco in un percorso di capolavori lungo i secoli”.

Il tema della forte e importante presenza di opere di alto valore artistico in provincia di Rieti è stato sottolineato in diversi interventi, tra cui quello di Chiara Marolla e del dirigente del Mibac, Strinati. “A Rieti e nella provincia reatina – ha sottolineato il prefetto – ci sono notevoli testimonianze artistiche da valorizzare e far conoscere”, un aspetto che Strinati ha rimarcato attraverso un parallelismo con Assisi, evidenziando come Rieti possa competere con la città umbra, poiché nel capoluogo sabino si coglie “un sentimento diverso e un’iconografia differente del francescanesimo”, facendone quindi una peculiarità.

Nel corso della conferenza si è consumato anche un ideale passaggio di consegne tra Gianfranco Formichetti, assessore uscente alla Cultura del Comune di Rieti e Diego Di Paolo che, con il nuovo incarico di giunta, ricoprirà per la mostra un ruolo differente rispetto a quello precedente e relativo al management logistico del progetto.

L’esposizione, che si articola in tre diverse sedi, propone un centinaio di opere legate alla figura del Santo di Assisi, allo scopo di promuoverne la conoscenza sul piano iconografico e artistico e di valorizzare l’importanza del territorio reatino nella sua vicenda biografica e nella storia del francescanesimo.

Nella prima sede, gli spazi della sezione storico-artistica del Museo civico, viene presentato un nucleo di capolavori provenienti da tutta Italia: opere di grandi artisti tra cui Cimabue e Margarito d’Arezzo per il Medioevo, Antoniazzo Romano, Correggio e Tiziano per il Rinascimento, Annibale Carracci, Pietro da Cortona per il Seicento, Giambattista Tiepolo per il Settecento, Domenico Morelli per l’Ottocento; per il Novecento Duilio Cambellotti e Adolfo Wildt, per giungere all’originale interpretazione fornitane ai nostri giorni da Mimmo Paladino e da Norberto. Nella seconda sede, il Salone delle udienze del Palazzo papale della Curia, che ospita il museo dei Beni ecclesiastici, sono esposte le opere provenienti dal territorio reatino selezionate tra quanto di più interessante è stato espresso in onore di San Francesco. Nella terza sede, negli spazi espositivi della Fondazione Varrone, sono raccolti oggetti preziosi: codici, incisioni, stampe, reliquiari, abiti, testimonianze vive e concrete della storia del movimento francescano nel territorio reatino dalle origini ai giorni nostri.

L’elenco delle opere esposte è consultabile mediante l’applicazione “Francesco il Santo”, per promuovere la cultura dell’arte con le nuove tecnologie, come ipad e smartphone, utilizzando la funzione e il lettore codici Qr che permette di visualizzare in tempo reale la scheda informativa dell’opera che si sta vedendo. A ciò si aggiunge un’altra app, denominata “Verso Francesco”, nella sezione viaggi dell’Apple store, contenente circa 200 punti di interesse e approfondimenti per categoria.

La mostra ha ricevuto l’alto patronato del presidente della Repubblica e il patrocinio della presidenza del Consiglio dei ministri e del ministero per i Beni e le Attività culturali. L’evento ha attivato la sinergica partecipazione di numerosi enti territoriali: il Museo e l’Archivio diocesano, l’Archivio di Stato, la biblioteca Paroniana, la Regione Lazio, la Prefettura, la Provincia e la Camera di commercio di Rieti, la Fondazione Varrone, il Centro europeo di studi agiografici, il comitato Amici del Cammino di Francesco, la Fondazione Flavio Vespasiano e l’Ordine dei frati minori di Roma.