La chiamata diretta, prevista dalla Legge 10715 che aveva coinvolto i docenti, è stato un grande errore; ora si vorrebbe ripetere un metodo sbagliato, dal momento che si starebbe riproponendo con i dirigenti scolastici per i quali si è fatto un concorso e si sta predisponendo una graduatoria di merito.
La chiamata diretta, che ha avuto il via libera al Senato,è un sistema che la Uil Scuola non condivide affatto, perché “la scuola non è – come sostiene Pino Turi (segretario generale Uil Scuola) – una amministrazione di stampo burocratico,che possa agire per vie gerarchiche né per classifiche di gradimento”.
Ed ancora, “ eliminare tutti gli strumenti di trasformazione genetica della nostra scuola costituzionale come quella della chiamata diretta o per competenze riteniamo sia un risultato che dà speranza di riscatto al sistema scolastico. Questo vale per la Buona Scuola ma anche per la regionalizzazione”.
R.M.