DOPO UNA LUNGA MALATTIA E' DECEDUTO RUFINO BATTISTI

Rufino Battisti

E’ deceduto presso l’Ospedale generale provinciale San Camillo de Lellis di Rieti, dove era ricoverato da alcune settimane, il professor Rufino Battisti, per più di venti amministratore della provincia di Rieti, di cui è stato vicepresidente prima nella Giunta Giuliani e di volta in volta assessore al bilancio, all’edilizia scolastica, ai lavori pubblici nella I e II Giunta Calabrese e nella I Giunta Melilli e per sette anni segretario provinciale del Partito Socialista. 

L’uomo politico socialista ha conservato lucidità e dimostrato fermezza di propositi fino all’ultimo. Nei giorni che hanno preceduto l’evento conclusivo della sua vita ha ricevuto nella sua stanza d’ospedale, dove è stato quotidianamente assistito dalla moglie e dalle figlie, gli uomini che erano stati protagonisti con lui di tante vicende politiche e di altrettanti progetti volti ad ammodernare e ad arricchire di indispensabili infrastrutture, la Sabina e gli altri territori provinciali.

In particolare, Rufino Battisti ha legato il proprio nome alla costruzione dei Poli didattici di Poggio Mirteto, Passo Corese, Rieti e Magliano Sabina, delle palestre di Poggio Mirteto, Passo Corese e Borgorose, della residenza per anziani di via Togliatti, non ancora completata. A lui si deve l’impostazione e la definizione dei lavori della grande bretella di allacciamento della strada provinciale 113 con l’Autostrada del Sole e la costituzione del casello autostradale di Ponzano-Soratte, insieme al  sottovia di Stimigliano, sulla linea ferroviaria Roma – Firenze, a cui lavorò anche l’assessore Filippo Lucentini.

Fu Battisti che seguì il processo contro la Regione Lazio per la difesa del diritto di proprietà della Provincia di quasi trenta ettari di terreno nell’area dell’ospedale psichiatrico, dove poi l’Amministrazione provinciale ha realizzato il Polo didattico di Rieti con gli edifici degli Istituti d’Arte e del Commercio. Quando a causa dei danni provocati dalle scosse di terremoto si propose l’urgente necessità di mettere a norma sismica il Palazzo degli Studi che non dava più sicurezza, Battisti dovette affrontare il complesso trasferimento di tutti gli studenti, del personale docente e non docente, del Liceo classico M. T. Varrone e del Liceo pedagogico e Linguistico Elena Principessa di Napoli, nella sede provvisoria dell’ex Bosi, al Nucleo Industriale. Non fu semplice, né tanto meno facile, perché bisognò compiere in pochi mesi lavori per l’adeguamento della struttura industriale adattandola a scuola.  Intenso è stato il suo lavoro finalizzato per frenare l’esodo degli studenti sabini verso Roma e poi per attrarli, come puntualmente è accaduto, fornendo strutture moderne ed adeguate, contribuendo all’aumento dei nuovi posti in ruolo degli insegnanti.

L’assessore Battisti è stato protagonista del finanziamento e della realizzazione del tratto mancante della Rieti-Torano, del difficile lavoro di ricostruzione della Strada degli Inglesi, degli importanti lavori di ammodernamento della Turanense e della messa in sicurezza degli snopdi più rilevanti della rete viaria della nostra provincia. Grazie al suo impegno sono state realizzati nuovi sistemi di collegamento tra cui si ricordano la Civitella-Pescorocchiano, l’intervalliva Castel di Tora- Varco e la strada di San Luigi a Poggio Mirteto.

Militando fin da giovane nel Partito socialista tanto da assumerne la guida alla fine degli anni ’80, Battisti ha attraversato le difficoltà e i disagi della formazione politica che fu di Pietro Nenni, lavorando disinteressatamente alla sua conduzione e apportandovi il sostegno della propria intelligenza, dell’onestà e del disinteresse che sempre lo distinsero. Colpito subito a metà del primo decennio del nuovo secolo, da un grave male, che ha affrontato con estremo coraggio, egli ha continuato nel proprio lavoro politico, fino alle elezioni provinciali del 2009.

Il ricordo di Rufino Battisti sarà a lungo conservato e non è difficile prevedere che egli sarà rimpianto  da molti, sia per i risultati del suo lavoro, che per il tratto garbato che distinse l’uomo politico di Poggio Bustone nei rapporti che ebbe con i colleghi di Giunta, il personale della Provincia, con la Dirigenza scolastica, con decine di professionisti e con i cittadini.

Il ricordo del presidente Melilli
Questa mattina ci ha lasciato Rufino Battisti, per molti anni protagonista della vita amministrativa della nostra provincia. Ho avuto la fortuna di lavorare con lui per cinque anni nei quali abbiamo insieme individuato importanti opere infrastrutturali e la loro realizzazione è stata possibile grazie alla sua competenza, alla sua passione ed al suo impegno. Uomo delle istituzioni, profondo conoscitore della macchina amministrativa, Rufino ha caratterizzato la sua presenza in politica con il suo garbo, la sua onestà e la sua competenza. Non c’è luogo della nostra provincia che non conservi le tracce del suo lungo impegno di amministratore. A sua moglie ed alle sue figlie giunga l’affetto di tutta la nostra comunità ed il mio personale ringraziamento per una amicizia preziosa e per gli insegnamenti che mi ha regalato”.

Il ricordo del sindaco Petrangeli
E’ scomparso Rufino Battisti, uno dei protagonisti indiscussi della vita politica del nostro territorio. Pur non avendo mai avuto l’opportunità di lavorare direttamente con lui ho seguito in questi anni il suo operato in Provincia, dove ha portato avanti con determinazione e senso del dovere ogni impegno preso con la comunità e per il bene della comunità. Definito da tutti uomo politico di fermi valori ha contribuito alla realizzazione di tanti progetti che hanno dato un volto diverso alla nostra provincia, guidando gli assessorati di competenza sempre con grande tenacia e correttezza. La stessa che ha caratterizzato la sua militanza nel Partito Socialista cui ha portato un grande contributo di uomo politico intelligente, onesto e disinteressato. Nonostante la malattia, con cui combatteva da anni, ha continuato a svolgere il suo lavoro di amministratore con grande forza d’animo e abnegazione dimostrando che lavorare per il bene dei cittadini e della collettività è possibile. A sua moglie ed alle sue figlie voglio porgere un personale e affettuoso abbraccio cui si unisce anche quello di tutta l’Amministrazione comunale.