Torna l’attualità sulla vertenza MIN-MAX. La nota azienda reatina che a metà degli anni ’90 impiegava più di 100 lavoratori (per lo più donne), specializzata nell’assemblaggio di componentistica elettronica, a metà degli anni duemila a causa della delocalizzazione decisa dalla multinazionale per cui lavorava la MIN-MAX preferì trasferire le commesse e parte della produzione in Polonia.
Da allora nonostante il percorso formativo messo in piedi durante il periodo di cassa integrazione nessuna delle 42 lavoratrici sono state ricollocate e dal 1 aprile del 2011 si trovano tutte in mobilità. Questa sera nella nota trasmissione televisiva in onda su RAI1 "Porta a Porta", Anna Provaroni e Eleonora Aquilini delegate FIM Cisl della MIN-MAX di Rieti parleranno della MIN-MAX e delle sue lavoratrici, si confronteranno con la Ministra Fornero sull’utilità degli strumenti di formazione messi in campo dal Ministero durante le crisi aziendali nel periodo di cassa integrazione per favorire il ricollocamento.
Un tema purtroppo attuale e che coinvolge migliaia di lavoratrici e lavoratori in tutta Italia. Giuseppe Ricci segr.gen. FIM CISL Rieti dichiara: “speriamo che questo ritorno agli onori della cronaca della MIN-MAX e delle sue lavoratrici, rimetta in primo piano la vertenza quale priorità delle forze politiche del territorio, noi insistiamo da tempo affinché si lavori per individuare soluzioni che possano favorire il ricollocamento delle 42 lavoratrici dell’azienda reatina – specie dopo il percorso formativo compiuto dalle lavoratrici della MIN-MAX nel periodo di CIGS. Bisogna superare la logica dell’utilizzo di questi strumenti come semplice palliativo per allungare il periodo di agonia, questi strumenti devono essere concepiti e utilizzati per favorire seriamente, il ricollocamento di parte delle lavoratrici/i coinvolti purtroppo nelle crisi”.