“Sin dalla suo insediamento, l’attuale amministrazione di Rieti si è distinta per modifiche relative al traffico. Per ognuna di esse i cittadini si sono impegnati in estenuanti discussioni sui pro e contro.
L’opinione della associazione NOME Officina Politica è che, al di là dei pareri sulla pericolosità di alcune scelte, il traffico sia un sistema complesso, che va valutato nel suo insieme e non con singole modifiche, scaglionate nel tempo.
Questo a prescindere dal gradimento della popolazione automobilistica e non: anche modifiche che non incontrino lo sfavore della cittadinanza, possono portare un peggioramento del sistema complessivo.
E’ questo il motivo per cui la normativa prescrive che ci sia un preciso Piano Urbano del Traffico e che esso venga aggiornato ogni due anni.
La passata amministrazione aveva inteso affrontare questo obbligo (a lungo trascurato) affidando ad una società esterna (la milanese TAU) la redazione di una proposta organica di PUT, basata innanzitutto su un monitoraggio del traffico cittadino.
Questa proposta di PUT esiste, ma non è mai stata non solo adottata ma neppure resa nota alla cittadinanza, benché spesso citata da vecchi e nuovi amministratori.
Per questo NOME Officina Politica ha chiesto, dapprima via comunicato stampa (nel settembre dello scorso anno) e poi con richieste formali al Comune la pubblicità di tale studio.
Le richieste formali sono state presentate come “istanza” ai sensi dell’articolo 19 dello Statuto Comunale, che prevede “tempestiva risposta scritta entro 30 giorni”, dapprima il 11/12/18 (numero di protocollo 76764) e poi rinnovata il del 26/02/19 (numero di protocollo 10383).
Non avendo ricevuto nessuna risposta, ci rivolgiamo al Sig. Prefetto affinché richiami il Comune di Rieti al rispetto del proprio Statuto dando risposta alla nostra istanza”.
Così in una nota NOME Officina Politica