La UIL Scuola, che nei mesi scorsi si era fortemente attivata a livello provinciale raccogliendo oltre novecento firme contro l’autonomia differenziata reclamata dalle Regioni Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna, torna ora con un documento a far sentire la sua voce di dissenso ove ha tenuto, tra l’altro, ad evidenziare che l’autonomia differenziata, se realizzata, si correrebbe il rischio di demolire l’unità del Paese in maniera anomala, senza avere il coraggio di aprire un dibattito finalizzato a conoscere se gli italiani siano d’accordo o meno.
Il dissenso sull’autonomia differenziata è stato sicuramente ampio. L’ultimo esempio in ordine di tempo viene dalla recente manifestazione di sabato scorso a Reggio Calabria. Migliaia di lavoratori hanno manifestato contro questo proposito di riforma che interviene a gamba tesa sui principi costituzionali. In questi mesi in ogni occasione i sindacati della scuola hanno evidenziato limiti ed errori di una scelta che andrebbe ad operare un controllo politico dell’istruzione da parte delle Giunte regionali. Si avrebbe, di fatto, una privatizzazione del settore.
R.M.