TRIBUNALE DI RIETI, CONDANNATO IL COMUNE DI RIETI PER COMPORTAMENTO ANTISINDACALE

Tribunale di Rieti

Il Tribunale di Rieti, in sede di appello, ha confermato la condanna per comportamento antisindacale del Comune di Rieti a fronte della denuncia della FP CGIL e UIL FPL relativa alla vicenda del progetto “Sogni d’oro”. Progetto attivato dal Comandante Aragona in violazione delle regole contrattuali che disciplinano le relazioni sindacali e che si sostanziava in attivazione di turni aggiuntivi notturni retribuiti dai 200 ai 220 euro per 6 ore di lavoro (a seconda delle categorie di operatori coinvolti).

Si tratta della quarta condanna per comportamento antisindacale comminata al Comune di Rieti nell’esperienza Emili.

Lungi da noi il voler infierire su un Sindaco a fine mandato e su una Giunta uscente, riteniamo di non poter sottacere il giudizio complessivamente negativo che diamo  alla gestione delle relazioni sindacali e più complessivamente alla politica del personale in questi anni perseguita.

Alle politiche di stabilizzazione dei primissimi  anni 2000, di cui rendiamo comunque merito, si sono succedute gestioni del personale perlomeno approssimative che hanno reso la macchina comunale un attrezzo ingovernabile, dove le competenze si accavallano e si confondono, in cui professionalità che pure esistono sono state mortificate a favore di rendite di posizione di vari soggetti, e dove il precariato ha avuto la tendenza a rigenerarsi ed espandersi in molteplici forme , tanto che il Comune di Rieti paga qualche centinaio di “stipendi” in più di quanti ne paghi ai dipendenti di ruolo (personale di staff degli assessori , co.co.co., partite Iva, vaucher , tempi determinati, borse lavoro etc.) per non parlare delle consulenze attivate.

Questo in un quadro che ha visto comunque la contemporanea ed inarrestabile esternalizzazione di tutto quanto fosse possibile esternalizzare (per ultime le affissioni, la gestione dei parcheggi di superficie, il servizio contravvenzionale, la contabilità Iva, etc.).

Problemi più volte posti dalle Organizzazioni Sindacali, di cui si è preferito ignorare il merito, e così facendo costruire i presupposti (drammatici) della situazione attuale (Amministrazione in sostanziale pre-dissesto finanziario ed una macchina comunale del tutto fuori controllo).

E’ quindi con l’ennesima conferma giudiziaria del comportamento antisindacale del Comune di Rieti (e conseguente condanna alla refusione delle spese di lite) che il Sindaco Emili e la sua Giunta salutano (mestamente) la Città. Certamente non salutano le OO.SS. anche perché è oltre un anno (dal 5 maggio 2011) che non ci si degna di una convocazione della delegazione trattante.
 
Ne salutano i vincitori del concorso per vigili urbani, che dopo le assicurazioni ed i brindisi attendono di essere assunti da un anno e mezzo, così come non salutano i co.co.co. che avrebbero dovuto essere stabilizzati nel 2010 (anche questi dopo vari brindisi) ma che ancora sono co.co.co. Ne salutano i partecipanti al concorso per l’ufficio UMA, le cui operazioni sono  state rimandate “sine die”, così come non salutano i partecipanti alla selezione dell’ASM per le assunzioni a tempo determinato, selezione caduta nel dimenticatoio (per i motivi che si possono intuire dalle dichiarazioni del Sig. Sabetta, ex membro del CDA dell’azienda su nomina del Comune di Rieti).

Ci rallegriamo del fatto che il candidato Sindaco Perelli, pur essendo stato protagonista della giunta Comunale negli ultimi 10 anni , abbia esso stesso, in relazione a quanto affermato pubblicamente invocato una “gestione nuova dell’amministrazione senza personalismi”,  e accolto l’invito della Città a “tenere conto della volontà che la città ha espresso, invitando ad una discontinuità rispetto al recente passato”.

Mentre,  in riferimento alla potenziale composizione della eventuale Sua Giunta, è riuscito ad anticipare, anche se di solo qualche minuto, l’ennesima bocciatura della gestione del personale comminata dal Giudice.