La probabile formazione di una holding per la gestione dei servizi pubblici locali è diventata oggetto dell’ennesima diatriba sull’operato della Giunta Emili. Dopo il carosello di titoli di stampa, affermazioni, smentite, accuse, sconfessioni, si apre così una nuova voragine che, a dispetto dei principi di trasparenza che una Giunta dovrebbe perseguire nella sua azione amministrativa, ingoia le speranze di quei cittadini che vorrebbero capire come stanno realmente le cose.
Forse quegli stessi cittadini, anziché attendere il giudizio demandato alle autorità competenti e le “sentenze che prima o poi arrivano”, non potrebbero pretendere a loro garanzia l’intervento di un arbitrato terzo che chiarisca in tempi brevi l’intera vicenda?
Dopotutto è legittimo nutrire dubbi sulle soluzioni ricercate da un’amministrazione che ha causato un debito di circa 26 milioni di euro nei confronti del socio privato dell’ASM! Il cittadino “comune” può legittimamente temere l’intera privatizzazione dell’Azienda municipale oppure la svendita del patrimonio comunale o ancora il paventato dissesto del bilancio.
Con lo stesso buon senso ci viene da pensare che in una situazione così critica e a dieci giorni dalle elezioni che ci consegneranno nuovi consiglieri e un nuovo Sindaco sarebbe più saggio sospendere decisioni così importanti e concludere con maggiore serenità il proprio mandato.
