Il 4 maggio, a partire dalle ore 10, nella sezione Archeologica del Museo Civico di Rieti, verrà inaugurato il progetto “Tracce di memoria – linguaggi contemporanei tra passato, presente e futuro”, a cura di Annalisa Ferraro, pensato dall’Agenzia Creativa The Uncommon Factory per il bando Abc – Atelier Arte, Bellezza e Cultura, sostenuto dalla Regione Lazio e cofinanziato dal FESR.
“TraMe – Tracce di Memoria” è un progetto culturale che ha come punto di partenza il recupero della memoria, risorsa fondamentale per immaginare e avviare qualsiasi processo di rinascita, e come strumento per la sua attuazione, la ricerca, la comprensione, la cura di ciò che la storia ci ha lasciato, delle tracce che il luogo ha custodito per noi.
Nell’Atelier “Racconti Contemporanei”, collocato nell’ex Monastero di Santa Lucia, The Uncommon Factory intende realizzare un hub culturale che ospiterà esposizioni temporanee, attività formative ed educative, eventi sociali. Nel padiglione, all’interno del chiostro del complesso museale, attraverso percorsi itineranti nella città di Rieti e nel territorio circostante, si snoderà un unico racconto fatto di parallelismi tra le forme di espressione artistica dell’antichità e i linguaggi contemporanei, parallelismo che la città stessa continuamente rivela, nello stesso confronto tra l’ex Monastero di Santa Lucia e il nuovo atelier, nella conservazione del chiostro e nelle moderne vetrate dello spazio multifunzionale.
Il progetto “TraMe – Tracce di Memoria” inaugurerà con un ciclo di quattro seminari “Linguaggi contemporanei tra affreschi e street art”. L’iniziativa avrà come punto di partenza il grande patrimonio artistico della città di Rieti. Nell’ampio panorama di opere d’arte che la città ha ereditato, sono stati scelti come oggetto di approfondimento e di dibattito gli affreschi conservati nelle chiese e nei palazzi di Rieti, e quelle pitture murali diventate punto di riferimento per la collettività.
Queste opere, testimonianza della storia e degli eventi di quei luoghi, si troveranno a confrontarsi con la contemporaneità e con le espressioni artistiche di un presente che non dimentica il proprio passato, raccontando l’impegno di quegli artisti d’oggi che hanno trovato nelle forme e nelle tecniche delle epoche antiche un vademecum per i propri lavori, e nelle memorie dei secoli scorsi l’ispirazione e la spinta per innovare.
Per rafforzare il dialogo e il confronto tra queste due espressioni artistiche, nello spazio urbano si muoveranno street artist impegnati nella realizzazione di opere che diventeranno poi patrimonio artistico della città. Gli artisti coinvolti saranno in grado di individuare e interiorizzare i luoghi simbolo di Rieti, e saranno abili a celebrarli. Durante la prima giornata di seminario, “Dalla pittura antica ai muri del contemporaneo: espressioni artistiche a confronto”, che si terrà il 4 maggio, attraverso interventi dedicati alla contestualizzazione storico-artistica delle opere che il territorio reatino conserva, all’analisi delle tecniche pittoriche adoperate e all’illustrazione degli impianti iconografici, si porranno le basi per un confronto tra le testimonianze artistiche del passato e le espressioni del nostro presente. In particolare, saranno oggetto di studio le opere di street art, che rivelano legami e dipendenze con gli affreschi e le pitture murali che colorano le grotte, le chiese, i palazzi, le strade delle nostre città antiche.
Il primo artista invitato in città sarà Ozmo, tra i più importanti esponenti della Street Art in Italia. La sua opera sarà realizzata a ridosso del centro storico di Rieti, su uno degli edifici di maggior valore per la città. Il lavoro realizzato renderà omaggio a uno degli affreschi più rilevanti conservati sul territorio, Il Giudizio Universale dei fratelli Torresani, e citerà il Ratto delle Sabine, una delle vicende più antiche e significative per la cultura reatina.
La seconda giornata, quella del 5 maggio, si terranno la visita guidata e l’incontro con l’artista Ozmo, considerato uno dei più importanti esponenti della Street Art in Italia. Nel 2012, realizza uno dei suoi interventi più rilevanti sulla terrazza del MACRO di Roma con un wallpainting di 300mq, oggi parte della collezione permanente. Nello stesso anno, Ozmo espone, nel foyer del Museo del Novecento di Milano, Il Pre-Giudizio Universale, una rassegna dei suoi lavori installativi di grandi dimensioni. Nel 2014, l’Enciclopedia Treccani dedica una pagina all’artista. Dal 2015, è direttore artistico della manifestazione di muralismo “Wall in Art”. Nel 2016, Ozmo è presente a San Francisco con Untitled, un’opera di 11×24 mt. Nel 2019, inaugura la sua personale in Svizzera, con opere inedite e site-specific.
L’itinerario della giornata prevede l’avvio dal Museo Civico di Rieti e successive tappe in Prefettura, Teatro Flavio Vespasiano, Oratorio di San Pietro Martire, visita all’open work in progress di Ozmo.