CGIL SPI: ANZIANI REATINI NEL MIRINO DI LADRI, BADANTI… E DELLA REGIONE?

Anziani

Non ci sorprende leggere che i pensionati reatini oramai spremuti come limoni, come del resto tutti i pensionati italiani, abbiano il reddito da pensione parzialmente rivalutato dalla manovra di fine anno del Governo Monti in continuo assottigliamento. Vecchie e nuove tasse nazionali, regionali e locali, – dichiara Valentino Giletti della CGIL SPI di Rieti – obbligano i pensionati della provincia di Rieti a fronteggiare con notevole difficoltà il costante ed incontrastato aumento del costo della vita.

Come se non bastasse – continua Giletti – ci fanno credere che i pensionati rappresentino la causa di tutti i mali che affliggono il nostro Paese come la previdenza, la sanità, la spesa sociale, il debito pubblico, il lavoro che non c’è, i giovani disoccupati,  ecc..

Siamo ormai abituati alle notizie che tutti i giorni ascoltiamo dalla stampa quando tratta di maltrattamenti in case di riposo, di truffe, raggiri, rapine e sequestri effettuati ai danni di persone anziane da parte di ladri o badanti poco oneste.

Quello che ci ha sorpreso e profondamente amareggiato è stata, invece,  – continua il sindacalista dalla CGIL SPI – una decisione che non solo darà un 30% di risorse in meno al territorio reatino, stravolgendo le finalità di civiltà contenute nella legge n.328 del 2000 indirizzate a migliorare le condizioni di vita dei più deboli, e che a tutti gli effetti fa accomunare, per la contestualità degli eventi, la Regione Lazio ai ladri e alle badanti disoneste, che in questi giorni hanno derubato alcuni anziani residenti nella Provincia di Rieti.

Non si tratta, purtroppo, del solito pesce d’aprile, lo scherzo che si usa fare il primo giorno di questo mese, ma è il criterio utilizzato dalla Regione Lazio nel ripartire i fondi destinati per le politiche sociali nel periodo 2012-2014, che riducendo la percentuale dell’indice di invecchiamento destinerà meno risorse a quei territori come il reatino con una alta presenza di  popolazione anziana, più bisognosa, invece, di un efficiente welfare locale.