Lavoratori sempre più sconsolati e preoccupati per il loro futuro, è questo quello che si è letto negli occhi dei lavoratori Ritel intervenuti questo pomeriggio, nell’aula riunioni della Provincia di Rieti a palazzo Dosi, all’incontro con i sindacati.
D’Antonio, Ricci e Camerini hanno illustrato, in un’aula gremita, quali saranno le azioni da mettere in campo per difendere il posto di lavoro di tanti operai che ormai da anni sono alle prese con cassa integrazione e prospettive, fin’ora sempre deludenti.
Le azioni da intraprendere si possono riassumere in tre punti:
1) Cassa integrazione straordinaria con l’utilizzo degli ammortizzatori sociali;
2) Presentazione di un esposto in procura, firmato dai sindacalisti e da tutti i lavoratori;
3) Sindacati e lavoratori presenti alla convocazione del 19 aprile alle ore 15.00 presso il MISE, per conoscere il nuovo progetto societario.
"La situazione – commenta D’Antonio – è vergognosa, con l’azienda è fallita tutta la politica locale. Con la curatrice fallimentare dovremo vedere, se c’è per qualche lavoratore la possibilità, utilizzando la mobilità, di andare in pensione".
Interviene anche Ricci: "non sarebbe male, se tutti i politici, facessero ciò che hanno più volte detto e mai fatto, andare tutti a casa. Il sistema di garanzie che era stato assicurato non è stato portato a termine e ognuno si dovrà assumere le proprie responsabilità".
Non rimane altro che attendere i prossimi giorni per sapere se la curatrice fallimentare dell’azienda sarà d’accordo con i sindacati ad attivare gli ammortizzatori sociali a favore dei lavoratori ed attendere il 19 aprile, l’appuntamento più importante, per vedere nero su bianco il nuovo progetto, che forse, salverà la Ritel e tutti i lavoratori.