La Uil Scuola reatina, in prima linea per la raccolta di firme contro la regionalizzazione del sistema di istruzione, ritiene opportuno riferire una sintesi della dichiarazione di Pino Turi presente alla manifestazione odierna a Venezia.
In particolare Turi ha sostenuto che dire no alla regionalizzazione significa anche continuare l’impegno del suo sindacato per eliminare la legge 107/15. Entrambe hanno la stessa matrice neoliberista e perseguono gli stessi obiettivi:riduzione finanziaria,valutazioni burocratiche, privatizzazione del sistema scolastico, finanziamenti alle scuole private. Il nodo contrattuale è stato ripreso in questi giorni dalla Ragioneria dello Stato. Quella che la Uil Scuola ha definito “emergenza stipendiale” è diventato un bel problema per la politica, una situazione che non può essere risolta nella normale dinamica del rinnovo dei contratti di tre milioni di lavoratori del Pubblico Impiego ma merita l’individuazione di specifiche risorse che vadano ad attenuare il gap stipendiale interno e quello esterno con i colleghi europei.
Occorre pertanto istituire nel prossimo documento di programmazione economica un capitolo specifico di spesa per l’adeguamento stipendiale dei lavoratori della scuola cui si chiede tanto e si riconosce poco.