Dall’Accademia Nazionale di Santa Cecilia al teatro Vespasiano di Rieti.
Solo qualche piccolo dettaglio ancora da definire e potrebbe essere cosa certa il trasferimento a Rieti di alcune attività di Opera Studio.
E’ emerso nel corso dell’incontro avvenuto ieri tra la Fondazione Flavio Vespasiano e il celebre soprano, noto in tutto il mondo, Renata Scotto.
Ad allungare, già dalla prossima estate, l’elenco delle attività promosse dalla Fondazione presieduta da Gianni Letta, potrebbe dunque essere la possibilità di svolgere, a Rieti, una parte del programma di alto perfezionamento in canto lirico dedicato alla formazione professionale di giovani cantanti.
Fino ad oggi l’esclusività di salvaguardare ciò che resta del patrimonio culturale dell’Opera e del Belcanto è appartenuta all’Accademia di Santa Cecilia che annovera tra i qualificati docenti proprio Renata Scotto, artista di fama mondiale, insignita dei più prestigiosi riconoscimenti internazionali.
Il teatro Flavio Vespasiano potrà dunque essere l’ulteriore cornice all’interno della quale completare ogni aspetto della formazione professionale del cantante: da quelli più spiccatamente musicali e di tecnica vocale, a quelli della presenza scenica sul palcoscenico, della corretta pronuncia e della scelta del repertorio.
E proprio dalla struttura teatrale di via Garibaldi, la Scotto è rimasta letteralmente incantata nel corso della visita di ieri.
A fare gli onori di casa il sindaco Emili, l’assessore alla Cultura Formichetti ed il Sovrintendente della Fondazione Latini. Presente anche il prof. Cagli dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia nonché direttore artistico della sezione Belcanto del Reate Festival.