Aumentano nel Lazio e nel reatino, con il protrarsi del periodo di siccità, i pericoli di incendio nei boschi. La Protezione Civile invita i cittadini a rispettare alcune regole, collaborando alla tutela del patrimonio boschivo. Il tempo continua ad essere splendido, ma la calda primavera di questi giorni sta aggravando l’emergenza siccità anche nel reatino.
La Protezione Civile lancia l’allarme riguardo alla pericolosità per gli inneschi di incendi boschivi, alla luce della situazione meteorologica con tempo secco e ventilato che dovrebbe protrarsi ancora per vari giorni. La prima raccomandazione – afferma una nota il responsabile del CER Protezione Civile di Rieti, Crescenzio Bastioni – è quella di evitare di accendere fuochi a meno di cento metri da un bosco e di compiere qualsiasi azione che possa innescare un incendio boschivo, come fumare e gettare il mozzicone acceso durante un’escursione o accendere falò o barbecue per i picnic, fuori dalle aree attrezzate.
La sorveglianza da parte degli uomini della protezione civile, del servizio antincendio boschivo regionale e della forestale – sottolinea Bastioni – è ai massimi livelli, ma senza la collaborazione dei cittadini, il rischio di innescare incendi si alza di molto. A questo proposito, vorrei ricordare che causare un incendio, anche non volendo danneggiare nulla e nessuno, è comunque un reato, per il quale le sanzioni sono molto pesanti. In funzione di ciò, si raccomanda a tutti di segnalare con tempestività ogni principio di incendio al numero gratuito di emergenza ambientale 1515 del Corpo Forestale dello Stato, o alla sala operativa della Protezione Civile regionale, che risponde al numero gratuito 803.555, poiché la velocità dell’arrivo degli operatori – conclude Bastioni – è garanzia di contenimento dei danni.
Un altro campanello di allarme riguarda il generale abbassamento dei livelli della falda acquifera rispetto allo stesso periodo del 2011 e la portata molto bassa delle sorgenti in quota rispetto alla media stagionale, nonché il livello dei laghi reatini, ai minimi storici, anche a causa della mancanza di piogge consistenti nei mesi scorsi.