CONSIGLIERE COMUNALE PAGGI: IN BILANCIO TAGLI PER LE FRAZIONI

Ivano Paggi

Appena qualche mese fa in sede di   riequilibrio di bilancio (approvato dalla Maggioranza in Consiglio) furono  tolti  200.000 euro inizialmente destinati alla loro riqualificazione; ma questo è poca cosa rispetto a quanto previsto e successivamente non realizzato per le nostre realtà più periferiche. Nel bilancio 2011 erano, infatti, previste per le frazioni opere pubbliche per 2.100.000  euro, ne sono stati attivati soltanto 100.000  (Terminillo);

Per gli acquedotti e fognature erano previste opere per 800.000 euro, invece sono stati attivati soltanto 90.000 euro. Per l’illuminazione addirittura  non è stato previsto alcun stanziamento.

Va da sé che parlare  di Piani di Recupero delle Frazioni appare sempre più impresa impossibile,  soprattutto alla luce dei residuali investimenti (?) appena elencati. E’ un dato di fatto che  l’assessorato all’urbanistica soprattutto in questo ultimo anno ha brillato sulle frazioni, ma solo per un inspiegabile disinteresse .

Eppure è un dato inconfutabile, e sconfortante, che le nostre frazioni siano da tempo ormai immemorabile abbandonate a sé stesse, come se fossero realtà urbanistiche al di fuori di ogni realtà e i cittadini che vi risiedono e abitano catalogati stabilmente in una sorta di categoria inferiore. Se la volontà politica  è esattamente questa, basterebbe finalmente dirlo, cosicché se ne possano trarre le dovute conseguenze.

In maniera altrettanto forte va sottolineato che, coerentemente allo stato di immobilismo amministrativo,  nulla è stato fatto a livello di programmazione e, ovviamente, di attivazione degli strumenti necessari almeno per provare a ridiscutere tale delicata materia.

Voglio allora ricordare che l’idea dei piani di recupero dei centri storici delle frazioni ha  inizio nel lontano 1984 con una serie di incarichi a diversi e qualificati professionisti. Negli anni a seguire intervennero poi modifiche e ridefinizioni dei progetti già redatti, anche in seguito alle nuove disposizioni normative succedutesi e sono stati altresì chiesti ed acquisiti svariati pareri obbligatori.

Il risultato è presto detto: sono trascorsi quasi 30 anni dagli iniziali e costosi incarichi professionali ma per le frazioni il destino è rimasto immutato. Di conseguenza, penso davvero che sia maturo il tempo per affrontare definitivamente questa delicata  problematica che  mi auguro sia sentita davvero  da parte di  tutte le forze politiche presenti in questa campagna elettorale.