I militari della Stazione Carabinieri Forestale di Posta, a seguito di una segnalazione riferita a presunto pascolo abusivo e introduzione di animali sul fondo pubblico, hanno attivavato una serie di accertamenti e sopralluoghi per verificare la fondatezza di quanto indicato.
Durante le attività di rito iniziate nella seconda decade di febbraio e poste in essere in agro del Comune di Borbona località “La Croce – Colli della Croce” è stata accertata la presenza di circa sessanta bovini incustoditi intenti a pascolare. Non senza difficoltà si è cercato di rilevare alcune “marche auricolari” dei bovini, necessarie per risalire ai proprietari attraverso la consultazione dell’anagrafe bovina, mentre parallelamente si procedeva ad accertare la proprietà dei terreni oggetto del pascolo.
Attraverso l’utilizzo del Sistema Informativo della Montagna, è emerso che i terreni erano inequivocabilmente di proprietà del Comune Borbone e che sugli stessi vigeva e vige il divieto assoluto di pascolo come recita un’apposita ordinanza.
In questi giorni si sono concluse le indagini da parte dei militari della Specialità Forestale dell’Arma dei Carabinieri che hanno portato al deferimento alla Procura della Repubblica di Rieti di due persone, titolari di altrettante Aziende Zootecniche della zona, risultate proprietarie dei bovini in questione, ipotizzando il reato di pascolo abusivo ed altre fattispecie correlate.
In relazione al vigente divieto assoluto di pascolo sono state comminate sanzioni amministrative pari a 3.500 euro.
Oltre a quanto sopra durante gli accertamenti esperiti è emerso che uno dei due allevatori aveva utilizzato dell’acqua pubblica senza aver ottenuto le autorizzazioni del caso. Per tale fattispecie è prevista una sanzione che va dai 3.000 ai 30.000 euro da definirsi a cura dell’Autorità Amministrativa competente.