Sarebbe dovuto essere smontato al termine del percorso di eventi della scorsa edizione della “Valle del Primo Presepe”. Ma in tanti hanno chiesto che il grande presepio realizzato dal maestro materano Francesco Artese rimanesse stabilmente sotto gli archi del Palazzo Papale.
Così, dopo alcune settimane, l’opera di quasi 50 metri quadri torna ad essere fruibile, in versione permanente, a partire dalla mattina di domenica 10 marzo. Grazie all’apposizione di un vetro protettivo e alla realizzazione di una diversa illuminazione, tornano visibili i personaggi, le ricostruzioni architettoniche ricavate dal tessuto urbanistico locale e la rappresentazione del momento in cui a Greccio san Francesco dà vita al primo presepe vivente.
Alleggerito delle animazioni delle luci e della musica, che torneranno ad essere attive per le prossime festività natalizie, il lavoro del maestro Artese viene dunque proposto stabilmente come opera darte: una sintesi visiva della cifra francescana del territorio. Nei luoghi in cui è nato, il presepe resta esposto tutto l’anno, offrendo a ciascuno uno spunto per la riflessione, o più semplicemente un attimo a contatto con la bellezza, la poesia e la storia di un grande evento, per accompagnare l’attesa delle novità in preparazione della prossima edizione della “Valle del Primo Presepe”, in programma dal 30 novembre al 6 gennaio.