"NON SPEVAMO COSA FARE… ED ABBIAMO FATTO QUESTO"

Rieti, Federico, Petrongari, Carfagna "Non sapevamo cosa fare ed abbiamo fatto questo"
Tre ragazzi intorno ai 30 anni, acuti osservatori del mondo circostante, si interrogano sulla loro condizione e su tutto ciò che li circonda.

Prende il via una sorta di viaggio immaginario interiore attraverso le varie sfaccettature che il mondo propone, dove i tre si confrontano e si scontrano con la realtà, sfuggendo da essa immaginandola come appartenente ad altri mondi, ad altri pianeti.

Attraverso i 10 capitoli, che prendono il nome degli astri del nostro sistema solare, si ha perciò un vero e proprio trattato umanistico, dove nessuna componente è lasciata al caso. Il tutto è trattato in modo molto ironico, quasi comico, con punte di riflessione e spiritualità molto alte, in una miscela nuova che si pone tra il classico film di Hollywood e la commedia all’italiana.

Alla fine di ogni capitolo c’è uno spazio per il lettore denominato “a te!” dove egli può sfogarsi in tutti i sensi, e dove è sempre presente un nostro disegno, che riassume in un’immagine ciò di cui si è parlato.
Questo viaggio surreale tra i pianeti comincia con un Big Bang, ossia l’inizio di tutto, dove da una condizione iniziale di quiete si scatena l’energia necessaria per la costituzione del tutto.

Terra è il secondo approdo ed illustra ciò che ci è più vicino, ciò su cui ci basiamo, il nostro pianeta.
Luna sta a rappresentare tutto ciò che ci circonda e ci influenza, che non possiamo far altro che accettare. Una costante, proprio come è in realtà il nostro satellite.

Venere è un viaggio a tappe tra le varie epoche per capire come sia nato l’amore, come si è evoluto e in cosa consiste veramente, in un iter nuovo e simpatico.

Giove e Marte, appositamente accorpati, portano in una dimensione dove guerra e dominio sono legate da un doppio filo ma vengono messe in ridicolo da alcune riflessioni basilari, pescando anche dai miti greci dei due Dèi.

Mercurio è un intermezzo introspettivo, dove il Dio dai calzari alati si ferma a valutare la condizione dell’uomo ai nostri giorni in relazione ai tempi in cui era venerato.

Saturno descrive le idee strampalate, raccontate in modo esilarante, che ci sono frullate in testa in questi anni per dare una svolta alla nostra vita e che rappresentano un anello che stringe attorno al capo, proprio come quello presente nel pianeta.

Urano, Nettuno e Plutone è un capitolo “furbo”, dove solo l’attenta lettura ne farà capire l’effettivo senso. Il tutto volutamente celato dietro un racconto di vita reale.
Pleiadi è un capitolo ermetico, ma di sicuro impatto. Come le stelle, che ci affascinano ma sono irraggiungibili.

Sole chiude l’opera, e qui si tirano le somme di tutto ciò che è stato detto e non detto durante tutto il viaggio. Una sorta di “illuminazione” interiore che gli scrittori augurano al lettore, il tutto condito con elementi di critica e denuncia, ma senza perdere il sarcasmo che rende piacevole la lettura. Rappresenta la fine ed una potenziale ripartenza al contempo, proprio come il Sole che ogni giorno sorge e tramonta, per poi tornare puntuale il giorno seguente.

Tutto questo segue un filo centrale dove all’inizio c’è la condizione del “non sapevamo cosa fare” che si tramuta alla fine, quasi inconsapevolmente, in un “abbiamo fatto questo”.