Ricostruzione, Di Berardino: “Grazie all’Esercito Italiano per il contributo in area sisma”

In occasione della conclusione degli interventi di demolizione e rimozione delle macerie da parte dell’Esercito Italiano nei comuni di Accumoli, Amatrice e Cittareale, l’assessore alle Politiche per la ricostruzione, Claudio Di Berardino e il Comandante del Genio, Generale di Brigata Francesco Bindi, hanno presentato a Rieti il bilancio dell’attività.

In totale, le tonnellate di detriti rimossi dall’area del cratere laziale sono circa 800 mila. “È stata un’operazione gigantesca quella intrapresa fino a oggi – ha spiegato l’assessore Di Berardino – resa possibile dal contributo fondamentale dell’Esercito Italiano che ha potenziato le attività messe in campo dal Lazio, consolidando nel contempo la collaborazione tra il sistema di protezione civile nazionale e il sistema regionale”.

“I militari del genio – ha continuato l’assessore – hanno controllato il territorio prevenendo fenomeni di sciacallaggio, hanno controllato la stabilità di migliaia di edifici e sono intervenuti attivamente nella fase di demolizione e rimozione delle macerie. Non ultimo, con il loro impegno, hanno testimoniato la presenza dello Stato offrendo alla popolazione un supporto reale. Non posso non ringraziare, a nome della Regione Lazio, il Comando di Brigata e tutti i militari per l’impegno, la professionalità e per la fiducia trasmessa ai cittadini”.
L’assessore alle Politiche per la ricostruzione ha poi presentato altri dati. Per la rimozione delle macerie sono stati assegnati fondi per oltre 70 milioni di euro. Questi permetteranno di ultimare il Piano rimozioni macerie regionale indispensabile per l’avvio complessivo della fase di ricostruzione.

Nei prossimi giorni il trasporto dei detriti riguarderà il restante 5% di Amatrice centro, il 10% delle frazioni di Accumoli e il 20% del centro di Accumoli e delle frazioni di Amatrice. Da completare, in particolare, lo smontaggio degli edifici vincolati dal Ministero dei Beni culturali e le strutture che in un secondo momento saranno messe in sicurezza con il contributo della Ricostruzione.