Ieri pomeriggio, 26 febbraio 2019, i Carabinieri della stazione di Fara in Sabina, con l’ausilio dei colleghi dell’aliquota radiomobile della compagnia di Poggio Mirteto hanno posto termine ad una vicenda giudiziaria lunga più di 12 anni.
I fatti oggetto delle indagini hanno origine nel 2006 e si concludono sul finire del 2008, successivamente i militari del suddetto comando, con la collaborazione degli assistenti sociali, sono venuti a conoscenza di reiterate e gravi attenzioni sessuali avvenute nell’arco temporale sopra citato subite dalla figliastra di un cittadino italiano, oggi settantenne della zona.
L’uomo in più circostanze aveva abusato della ragazza, allora minorenne, nata dalla relazione dell’attuale sua convivente durante un precedente rapporto sentimentale. Gli investigatori raccolsero una serie di significativi elementi di prova, che al’inizio del 2010, al termine del processo di primo grado dinnanzi al tribunale di Rieti, la corte ritenne di condividere, per cui l’indagato fu giudicato colpevole del turpe reato di violenza sessuale continuata e lo condanno’ alla pesante pena detentiva di 9 anni di reclusione ed all’interdizione perpetua dai pubblici uffici.
Il soggetto è rimasto tuttavia libero in attesa del giudizio di secondo grado, decisione giunta nel giugno dello scorso anno, che confermava integralmente la condanna a carico dell’uomo, divenendo definitivamente esecutiva in questi giorni. Per tali motivi gli operanti alle 14 lo hanno individuato e catturato sul luogo di lavoro, cioè un cantiere dove svolgeva la mansione di operaio. L’arrestato al termine degli atti di rito è stato accompagnato presso il carcere di Rieti per scontare la condanna a suo carico.