I consiglieri comunali d’opposizione, Simone Petrangeli, Michele Beccarini, Paolo Bigliocchi, Bruno Chiarinelli, Giorgio Cavalli, Massimiliano De Santis, Giampiero Marroni, Umberto Onofri, Marco Pasquali, e Pierlorenzo Scacciafratte, richiedono a Sua Eccellenza il Prefetto di Rieti, Chiara Marolla ed al Sindaco di Rieti Giuseppe Emili, di sospendere dall’incarico il comandante della Polizia Municipale di Rieti
Quanto riportato dalla stampa locale in merito al comportamento del comandante della Polizia Municipale di Rieti, Dott. Enrico Aragona,prima e durante lo svolgimento delle elezioni Primarie del Popolo delle Libertà di Rieti per l’individuazione del candidato sindaco del 4 marzo scorso nel manifestare il suo appoggio ad un candidato con dotazioni strumentali che fanno chiaramente riferimento all’Amministrazione di appartenenza; che il Comandante della Polizia Municipale ai sensi della art. 5 della legge 65 del 1986 è agente di pubblica sicurezza ed ufficiale di polizia giudiziaria; e considerando che il Codice di comportamento dei dipendenti delle Pubbliche amministrazioni:
• all’art. 2 afferma che “…Nell’espletamento dei propri compiti, il dipendente assicura il rispetto della legge e persegue esclusivamente l’interesse pubblico; ispira le proprie decisioni ed i propri comportamenti alla cura dell’interesse pubblico che gli è affidato…. Il dipendente mantiene una posizione di indipendenza, al fine di evitare di prendere decisioni o svolgere attività inerenti alle sue mansioni in situazioni, anche solo apparenti, di conflitto di interessi.
Egli non svolge alcuna attività che contrasti con il corretto adempimento dei compiti d’ufficio e si impegna ad evitare situazioni e comportamenti che possano nuocere agli interessi o all’immagine della pubblica amministrazione… Il comportamento del dipendente deve essere tale da stabilire un rapporto di fiducia e collaborazione tra i cittadini e l’amministrazione”;
• che all’art. 8 il suddetto codice afferma che “Il dipendente, nell’adempimento della prestazione lavorativa, assicura la parità di trattamento tra i cittadini che vengono in contatto con l’amministrazione da cui dipende. A tal fine, egli non rifiuta né accorda ad alcuno prestazioni che siano normalmente accordate o rifiutate ad altri”;
• all’art. 9 afferma che “Il dipendente non sfrutta la posizione che ricopre nell’amministrazione per ottenere utilità che non gli spettino. Nei rapporti privati, in particolare con pubblici ufficiali nell’esercizio delle loro funzioni, non menziona né fa altrimenti intendere, di propria iniziativa, tale posizione, qualora ciò possa nuocere all’immagine dell’amministrazione”.
• all’art. 10 afferma che “Il dipendente non utilizza a fini privati materiale o attrezzature di cui dispone per ragioni di ufficio. Salvo casi d’urgenza, egli non utilizza le linee telefoniche dell’ufficio per esigenze personali”;
CONSIDERATO che il Codice Europeo di Etica per la Polizia all’art. 40 afferma che “La polizia deve compiere le proprie funzioni in modo equo, guidata, in particolare, dai principi di imparzialità e non discriminazione”;
CONSIDERATO, che il comandante della Polizia Municipale, in qualità di agente di pubblica sicurezza, deve garantire adeguatezza dei comportamenti rispetto alle funzioni di rilevanza statale, e segnatamente quelle di pubblica sicurezza e di polizia giudiziaria;
I consiglieri comunali chiedono a Prefetto e Sindaco di Rieti, la sospensione dall’incarico di Comandante della Polizia Municipale di Rieti, dott. Enrico Aragona, l’avvio delle procedure di legge e contratto e il relativo controllo interno per la valutazione della veridicità di quanto asserito dalla stampa locale in merito a quanto sopra evidenziato. Questo soprattutto in un periodo tanto delicato come quello che precede la consultazione elettorale del 6 e 7 maggio p.v. per l’elezione del sindaco e per il rinnovo del Consiglio comunale di Rieti non avendo adeguate garanzie in merito al corretto ed imparziale comportamento del Comandante Aragona. In modo particolare al Prefetto perché abbia cura di seguire l’intera vicenda.