Si è svolta il primo marzo, presso la Scuola forestale di Cittaducale alla presenza del Capo del Corpo, Ing. Cesare Patrone, del Vice Capo del Corpo, Ing. Fausto Martinelli, del Prefetto di Rieti Dott.ssa Chiara Marolla e delle massime autorità militari, civili e religiose della Provincia, la cerimonia conclusiva del 37° corso Allievi Vice Ispettori “Fiume Ticino”.
Si tratta di un corso di 182 Allievi, il cui percorso formativo è iniziato il 5 settembre 2011 presso la sede storica di Cittaducale e la sede di Rieti.
Il Comandante della Scuola, Umberto D’Autilia ha illustrato il percorso formativo degli Allievi, il cui piano di studio ha cercato di costruire una solida base sulla quale potessero trovare collocazione il senso di appartenenza, il rigore formale, l’acquisizione di professionalità da cui deve necessariamente scaturire la consapevolezza irrinunciabile del proprio ruolo istituzionale.
“Ora finalmente è giunto il momento di dare concretezza alla vostra azione – ha affermato il generale D’Autilia rivolgendosi direttamente ai neo Vice Ispettori -. Impegno, passione ed altruismo hanno costituito la mission del corso; sobrietà, equilibrio e fermezza caratterizzeranno l’attività di servizio e la vita sociale. La ripresa dell’attività lavorativa istituzionale non sarà un semplice ritorno, ma rappresenterà un nuovo impegno, più maturo e responsabile che consentirà a ciascuno di voi di mettersi maggiormente in gioco e di contribuire al buon andamento delle strutture territoriali del Corpo e dei Comandi Stazione, a volte ultimi avamposti dello Stato, dove il forestale è ancora visto come unica figura di riferimento a cui rivolgersi per vedere affermate la legalità ed il rispetto del paesaggio e dell’ambiente”.
Il Prefetto di Rieti, Chiara Marolla, ha sottolineato la tempestiva ed efficace risposta che i Forestali danno continuamente alle esigenze della collettività. “L’ondata di maltempo che ha caratterizzato nelle scorse settimane il nostro territorio, ha messo in evidenza le peculiarità del Corpo Forestale dello Stato pronto ad rispondere alle necessità della popolazione con professionalità, conseguenza di una formazione all’altezza dei compiti richiesti”.
“Abbiamo ottenuto un grande riconoscimento sociale da parte di tutta la comunità – ha ribadito il Capo del Corpo, Cesare Patrone -, i forestali sono stati in grado di comprendere le esigenze della comunità nazionale nelle difficoltà e di dare risposte complete. Questo non è solo frutto della formazione seppur importantissima ma anche di qualcosa di più profondo che ci caratterizza, vale a dire le risorse umane. Ringrazio la scuola e tutte le strutture per la capacità di gestire un corso pieno di energia, e sono convinto – ha aggiunto rivolgendosi ai Vice Ispettori -, che dovunque andrete darete il meglio così come hanno fatto i vostri colleghi nell’emergenza neve, non solo per orgoglio di appartenenza ma anche amor proprio”.
Sono stati messi a punto programmi articolati e al passo coi tempi, perché articolata e in continua evoluzione è l’attività del Corpo forestale dello Stato quale risulta dalla recente legge di riordino (legge 36 del 2004) e dal successivo decreto del Ministero dell’Interno del 28 aprile 2006 dei comparti di specialità.
La didattica ha spaziato dall’analisi della legislazione relativa agli illeciti ambientali, agli strumenti di tutela nella biodiversità forestale, dall’approfondimento sulle fasi di intervento negli eventi di protezione civile alla trattazione del ruolo affidato al Corpo Forestale dello Stato dalla Convenzione di Washington, per la protezione degli esemplari di flora e fauna in via di estinzione, dalle tecniche di monitoraggio ambientale alle attività svolte a difesa del consumatore in materia di illeciti agroalimentari.
Nell’ultima fase del corso inoltre, non è mancato un rilevante spazio dedicato alle tecniche operative, attraverso attività pratiche ed esercitazioni con le quali sono state affrontate problematiche relative al ruolo di “Direttori nelle operazioni di spegnimento”, per la lotta attiva contro gli incendi boschivi, nonché sono state trattate le tecniche investigative di indagine che, nel corso di questi ultimi anni, hanno fornito importanti risultati nella ricerca e nell’arresto di incendiari.
Sono state inoltre approfondite le tecniche e le metodologie investigative applicate agli interventi nel settore agroalimentare e quelle più strettamente di polizia giudiziaria. Nel corso di conferenze tematiche, su argomenti specifici approfonditi, non sono mancati autorevoli interventi di esimi specialisti del settore.
Un dato qualificante per la Scuola è dato dall’elevato numero di visualizzazioni, pari a 9100 al portale formativo, costituito dalla piattaforma e-learning, realizzato dall’ufficio informatico.
Il generale D’Autilia ha speso parole di ringraziamento per quanti si sono prodigati per la riuscita del corso, i quadri permanenti della scuola, le sigle sindacali, il Corpo docente dell’Amministrazione, i docenti della Facoltà di Psicologia dell’Università dell’Aquila, gli illustri conferenzieri e tutti gli istruttori delle sedi di Cittaducale e Rieti. Un plauso è stato rivolto al Direttore responsabile del corso Commissario capo Roberto Monaco e i due capi sezione Commissario capo Valentina Montinari e Commissario capo Cristiano Berretta; personale gratitudine è stata espressa a Maurizio Santoloci, magistrato e Direttore del Centro Studi per la Promozione Scientifica e le Tecniche di Polizia giudiziaria ambientale del Corpo forestale dello Stato.