“Ormai è un classico, ogni 8/10 mesi ri-esplode la problematica sul declassamento o meno del laboratorio analisi del San Camillo de Lellis di Rieti. Il laboratorio, ristrutturato e potenziato da qualche anno con la modica spesa di qualche milione di Euro, serve tutto il territorio provinciale; effettua 300 tipologie di analisi di base e specialistiche ad elevata complessità per un totale di circa 2 milioni di prestazioni anno.
Il DCA (Decreto Commissario ad Acta ) n° 219 del 2 luglio 2014, che tratta della
“Riorganizzazione della rete dei laboratori di analisi pubbliche” prevede che questo laboratorio, riduca il numero delle sue prestazioni (solo le prestazioni di base per i pazienti ricoverati e le urgenze – circa 130 tipologie di esami) e che tutti gli altri esami vengano inviati presso il laboratorio dell’ Azienda Ospedaliera S. Filippo Neri di Roma, con una ricaduta negativa sull’occupazione di personale medico e paramedico, ritardo nella risposta dei risultati delle analisi, senza avere, d’altro canto, nessun risparmio economico.
L’assessore regionale alla Sanità, D’Amato, dichiera che non è prevista alcuna chiusura, ed allora, se l’intenzione della regione è questa, perchè non si modifica quanto previsto dal DCA 219/2014?
Non riusciamo a comprendere tale atteggiamento da parte della regione; tra l’altro, il Coordinamento delle Associazioni per il Diritto alla Salute e Politiche Sociali, ha ripetutamente chiesto al Presidente Zingaretti e all’Assessore alla Sanità D’Amato, un incontro che non è mai avvenuto!
Tutti coloro, che hanno a cuore la sanità reatina e vogliono farsi promotori di questa richiesta si facciano vivi!! Se tutto il territorio fa sentire la propria voce, una Regione attenta, dovrà pur ascoltare!”
Coordinamento reatino Diritto alla Salute e Politiche Sociali.