E’ doveroso, prima di tutto, fare un piccolo riassunto della raccolta porta a porta per comprendere meglio l’attuale situazione sul nostro territorio: dopo un lungo affannarsi, la partenza avveniva finalmente durante l’ estate 2010 in tre zone cittadine (Villa Reatina, Villette, Campoloniano), pur tra le complicazioni fisiologiche che qualsiasi nuova fase prevede.
Ed i risultati, seppure in parte e con disagi ancora non completamente svaniti, sono comunque arrivati visto che nelle aree suddette la raccolta ha portato con sé un aumento dei rifiuti “differenziati” dal 9% al 40% circa.
Va aggiunto, e qui sorgono i veri problemi, che tale iniziativa aveva ed ha la necessità di essere ampliata a tutto il territorio comunale, frazioni comprese, perché possa davvero produrre gli effetti sperati quale appunto una riduzione della tassa sui rifiuti a vantaggio dei cittadini; altrimenti il servizio del porta a porta diventa per gli stessi (cittadini) un costo in più.
Infatti, la raccolta nelle tre zone in questione ha comportato nel bilancio 2011, proprio alla voce TARSU (tassa sui rifiuti), un sovracosto, rispetto, al 2010 di 800.000 euro, dovuto ad aggiornamento ISTAT dei costi del servizio Igiene Urbana ed al costo del nuovo servizio porta a porta.
Si è passati cosi da 8,1 milioni a 8,9 milioni di euro annui. Chi ha pagato tale sovracosto? Per ora i cittadini di Rieti! Tenendo anche conto che é un servizio di cui beneficiano ora solo tre aree comunali ma che viene invece pagato da tutti gli abitanti di Rieti e frazioni !
In verità, tale maggiore spesa doveva essere in parte coperta da fondi regionali, ma al riguardo il Comune di Rieti attende impaziente che la Provincia finanzi quella porzione di maggiori costi legati al servizio in questione.
Per la precisione, i costi legati al porta a porta sono sostenuti da finanziamenti regionali (Giunta Marrazzo) per un importo di 6,7 milioni di euro da spalmare nei confronti di quei Comuni della provincia che avessero attivato realmente la raccolta differenziata. Ovviamente sarà anche importante la suddivisione di questa somma, da distribuire tra i comuni partecipanti. Tra i criteri credo che debba essere preso in considerazione quello del pro-quota per cittadino; se cosi fosse i 6,7 milioni andrebbero rapportati al numero dei cittadini abitanti nella provincia di Rieti e va da sé che se questo fosse il criterio, il Comune di Rieti avrebbe davvero tutti i presupposti per la copertura economica del servizio porta a porta senza far ricadere alcun costo aggiuntivo ai già tartassati cittadini di Rieti.
Tornando più strettamente al porta a porta già attivato, quindi alle tre zone individuate, credo che l’attuale servizio di raccolta vada potenziato e rafforzato con una più capillare ed attenta informazione, magari sensibilizzando soprattutto scuole e uffici pubblici. E’ un obbligo morale dell’Amministrazione Provinciale e di tutti i Comuni del territorio creare le condizioni ideali affinché un servizio così rilevante, come la raccolta differenziata, diventi da fatto straordinario a prassi di assoluta normalità per un territorio che ambisce a stare al passo dei tempi.
Si spera che si continui a lavorare in un clima costruttivo con la Regione Lazio, affinché eroghi ulteriori risorse che permettano l’estensione del servizio di raccolta porta a porta su tutto il territorio, comprensivo delle frazioni, cosi da determinare sostanziali economie di spesa relativamente allo smaltimento dei rifiuti indifferenziati, oggi succubi del costosissimo impianto di Viterbo.
Prendiamo atto che per il 2012, a seguito del notevole incremento delle tariffe di smaltimento deliberato dalla Regione Lazio, la spesa del servizio di igiene urbana comporterà un aumento di circa 600.000 euro (9,5 ml totale) cosi come nel 2011 aveva comportato un aumento di euro 800.000. euro (8,9 ml totale) . Tutto come sempre a carico dei cittadini !!!!
E’ facile quindi prevedere che soltanto nel momento in cui il servizio porta a porta sarà capillarmente attivato in tutto il territorio, entrando cosi a pieno regime, si potrà finalmente procedere alla riduzione delle tariffe a carico dei cittadini reatini, oggi in buona parte vessati e malserviti.
Occorre però, per raggiungere questo importante traguardo ,una forte volontà politica. E qui casca l’asino!!!!!