ACQUAPUBBLICAEBASTA: “PESCHIERA–LE CAPORE” TUTTO TACE E ACEA CONTINUA AD ESPROPRIARE ACQUA GRATIS

Acqua

Il 27 gennaio 2012 si è riunita dopo più di 6 mesi la Conferenza dei Sindaci-Ato3. All’Ordine del Giorno, tra i punti più importanti, c’erano lo Statuto della Società “IN HOUSE” spa che dovrebbe gestire il SII-ATO3 e l’atto di diffida per l’adozione della convenzione per la PRIVATIZZAZIONE della gestione delle sorgenti “Peschiera-Le Capore” e l’assegnazione della Concessione sulle stesse.

Visto l’importanza degli argomenti in discussione, si sono presentati solo 13 Sindaci sugli 81 che fanno parte dell’Ato3….VERGOGNOSO…… Logicamente non si è raggiunto il numero legale per eseguire i “lavori” e la Conferenza dei Sindaci come suo solito ha rinviato ogni sua decisione in merito a data da destinare…..

Entrando nel merito dei punti in discussione, come la costituzione della Società “IN HOUSE” spa per la gestione del SII-ATO3, c’è da evidenziare che la proroga fino al 31-12-2012  dell’”esistenza”degli attuali ATO e quindi il rinvio da parte della Regione Lazio dell’emanazione della Legge che dovrebbe riordinare gli stessi, (l’assessore regionale all’ambiente Mattei, nel mese di Novembre scorso, ha dichiarato che è intenzione della Regione Lazio istituire un unico ATO regionale, con 5 “sub-atomi” provinciali che si occuperanno della sola gestione “ordinaria”.

Ciò vorrebbe significare la definitiva espropriazione delle sorgenti “Peschiera-Le Capore” ed una pietra tombale sulle rivendicazioni del territorio della Provincia di Rieti sulle stesse), consentirebbe alla Conferenza dei Sindaci di revocare la sua decisione e di far gestire il SII ad una Società per Azioni  che avrebbe l’unico scopo di speculare e creare profitto sulla gestione dell’acqua.

Scelta questa già riconfermata in data 18/07/2011, senza tener conto dell’esito del referendum del mese di giugno scorso e della volontà popolare, 27 milioni di italiani, che hanno dichiarato in modo inequivocabile la netta contrarietà  ad ogni forma di speculazione e gestione che crei profitto sul BENE COMUNE E DIRITTO UMANO ACQUA.

Tale mancanza legislativa offre la grande opportunità di iniziare finalmente il percorso che porti all’unica gestione dell’acqua che rispetti la volontà della maggioranza dei cittadini italiani ovvero quella SENZA SCOPO DI LUCRO, attraverso Azienda Speciale Consortile e la creazione di una società di diritto pubblico.

La Conferenza dei Sindaci – Ato3, seguendo l’esempio del Comune di Napoli, può e deve ripubblicizzare la gestione del SII-ATO3 revocando la scelta della Società “IN HOUSE” spa, anche perché a tutt’oggi solo 23 Comuni dell’Ato3 hanno ratificato nel proprio consiglio comunale lo Statuto di tale Società , dimostrando che nello stesso ATO3 ancora molti Comuni sono quanto meno “scettici” su tale scelta.

La gestione senza SCOPO DI LUCRO permetterebbe di ottimizzare i costi e abbassare le tariffe, in virtù dell’esenzione dal pagamento di tributi e soprattutto del risparmio dei milioni di euro che servirebbero invece per capitalizzare la società “IN HOUSE” spa.. Il 21 ottobre 2011 lo stesso Coordinatore Ato3 e Presidente della Provincia Melilli, aveva indetto una riunione straordinaria della Conferenza dei Sindaci con lo scopo di incontrare associazioni e comitati locali per ascoltare le loro proposte sulla gestione del servizio idrico locale. Riunione del quale non se né capita l’utilità, visto che già la Conferenza dei Sindaci a luglio aveva ribadito la scelta della gestione in “House” spa.

Tali incontri avrebbero avuto un senso solo se svolti prima che ci fosse la decisione del’Ato3, non dopo e sono sembrati solo “riconoscimenti” mirati e una “legittimazione” da parte dello stesso Melilli nei confronti di associazioni che si “batterebbero” in difesa dell’acqua pubblica.

A parte lo “scontro” di facciata, il Coordinatore-Ato3 ha con queste associazioni legami politici ed elettorali ed alle quali, l’amministrazione provinciale (in modo del tutto legittimo) ha spesso elargito contributi per manifestazioni ed eventi organizzati dalle stesse. In tale occasione, sentite alcune proposte delle associazioni presenti, tutte orientate alla gestione del SII-ATO3 tramite “Azienda di diritto pubblico”( modello “NAPOLI”), Melilli, dicendosi “preoccupato” dell’avvicinarsi della data del 31-12-2011, che doveva sancire lo scioglimento degli ATO e soprattutto per “paura” della costituzione da parte della Regione Lazio di un unico Ato regionale, motivò la scelta da parte della Conferenza dei Sindaci  del 18/07/2011 (quindi avendo tutto il tempo necessario, volendo, entro il 31/12/2011, di costituire un’Azienda di Diritto Pubblico), di continuare sulla “strada” della gestione attraverso Società Per Azioni, per non farsi trovare impreparati a gestire i contenziosi in corso.

D’accordo in quell’occasione con il Coordinatore Melilli, l’allora Assessore all’Ambiente del Comune di Rieti, Boncompagni, che “sorprendentemente” (viste le sue passate prese di posizione a sostegno di gestioni private) aggiunse che tale Società “IN HOUSE”spa  doveva essere una soluzione “tampone”, di compromesso, che doveva servire da “ponte” verso una vera Azienda Speciale… 

In virtù di ciò, visto che lo scioglimento degli Ato, se tutto va bene ci sarà tra un anno e non si corre più alcun pericolo di essere “colti impreparati”, perché il Coordinatore Melilli e la Conferenza dei Sindaci (a quanto sembra una parte minoritaria, visto che come detto solo 23 Comuni su 81 hanno ratificato lo Statuto della Società “IN HOUSE” spa), continuano a voler costituire tale Società per Azioni?