PREMIO LETTERARIO, GIOVEDI 16 INCONTRO CON IL QUARTO FINALISTA

Daniele Bondi

Continua con la presentazione del thriller storico “Il caso Cartesio” di Daniele Bondi (Rusconi) la IV edizione del Premio Letterario Città di Rieti – Centro d’Italia. L’autore del quarto libro finalista sarà a Rieti giovedì 16 febbraio alle 17.30 nella prestigiosa cornice dell’Auditorium Varrone, in via Terenzio Varrone 57. 

Dopo Dario Franceschini, Arnaldo Colasanti e Francesco Fioretti, i lettori-giurati e i tanti appassionati di narrativa si confronteranno con il romanziere, giornalista e autore di teatro che nel suo libro mescola fantasia e realtà, invenzione e documentazione storica, intrecciandole tra loro per offrire la storia di un grande mistero. Il mistero della morte del filosofo Renato Cartesio, spiegato in tutti i suoi dettagli più oscuri. 

Daniele Bondi è nato a Pavullo nel Frignano e vive a Modena. Laureato in Economia (Università di Modena) e in Filosofia (Università di Parma) ha conseguito il Master in Programmazione Neuro linguistica (NLP Results di Milano). Ha pubblicato anche i romanzi “A immagine e somiglianza” (2000), Schiavi della libertà (2003), “L’enigma del pentagramma” (2007) e, con lo psicologo Antonio Luce, il saggio “Il mondo non verbale” (2005).

Il premio letterario Città di Rieti Centro d’Italia – concorso organizzato dall’assessorato alla Cultura del Comune di Rieti e dalla Biblioteca Paroniana, in collaborazione con la Fondazione Varrone, la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Consiglio Regionale del Lazio, la Provincia di Rieti e la Camera di Commercio – vuole consacrare ogni anno un testo letterario edito (stavolta il periodo di riferimento è dal 1° gennaio 2010 al 31 maggio 2011) particolarmente significativo nell’ambito della letteratura italiana contemporanea scelto tra cinque finalisti. Le cinque opere sono state affidate a una giuria di 150 lettori, scelti in un campione rappresentativo della popolazione reatina. 
La premiazione avverrà nel pomeriggio di domenica 15 aprile 2012 presso il Teatro Flavio Vespasiano. Durante lo spoglio delle schede è prevista la lettura di alcune pagine dei libri finalisti.

L’ultimo incontro in programma, a chiusura della cinquina dei finalisti, è previsto venerdì 16 marzo alle 17.30 con Alessandro Bertante, insegnante alla Nuova Accademia di Belle Arti Milano e condirettore artistico del festival letterario Officina Italia, che presenterà il suo romanzo Nina dei lupi (MARSILIO).

Il romanzo di Bondi
Un thriller storico articolato su tre storie ambientate in tre momenti diversi, ma che si intrecciano fra loro. La prima narrazione riguarda gli ultimi 2 mesi di vita di René Descartes (da dicembre 1649 a febbraio 1650) alla corte di Cristina di Svezia, dove diversi "nemici" del filosofo stanno complottando per toglierlo di mezzo. 
La seconda narrazione riguarda l’indagine svolta da Raimondo Montecuccoli quattro anni dopo la morte di Cartesio quando, trovandosi al seguito della regina Cristina, scopre che quest’ultima prova un senso di colpa per la morte del filosofo. Il generale asburgico riuscirà a risolvere l’intricata vicenda, grazie a un inatteso colpo di fortuna.
La terza narrazione è ambientata nel 2009 ed è frutto di pura fantasia. Thomas Doyle, un filosofo di Oxford, viene invitato ad un convegno sul pensiero di Descartes che si tiene all’Università di Parma. La dottoranda che lo contatta è Elisabetta Palatini, una ricercatrice che possiede la metà di un manoscritto firmato dal Montecuccoli e indirizzato al papa, in cui il generale dichiara che Cartesio è stato assassinato. Attraverso un’avventura parigina con diversi colpi di scena, la strana coppia di studiosi contemporanei riuscirà in un’impresa che non mancherà di tenere il lettore col fiato sospeso.

“Il caso Cartesio”, che ha ora un book-trailer su YouTube, non è solo un libro: è il tentativo di riportare all’attenzione generale una questione della massima importanza. L’obiettivo è quello di indurre il Musée de l’Homme di Parigi a consegnare il teschio del celebre pensatore agli scienziati per vedere se è possibile pervenire alla verità storica circa la sua morte. Voci enciclopediche, biografie e manuali di filosofia parlano infatti di polmonite, ma, a seguito delle scoperte del dottor Eike Pies e del professor Theodor Ebert, è giunta l’ora di eseguire il test dell’assorbimento atomico su un frammento di quel teschio e annunciare al mondo la vera causa del decesso di Cartesio.
Da rilevare che lo scienziato Sergio Stagnaro, esperto di Diagnostica Psicocinetica, è intervenuto a sostegno del ibro avvalorandolo scientificamente.