Il Comitato 3e36 scrive al Commissario Farabollini

La scorsa settimana il Comitato Civico 3e36 ha inviato a tutte le autorità competenti la richiesta di apertura di un tavolo di confronto riguardante l’ospedale Grifoni.

Il dossier contenente fra l’altro la raccolta firme del Comitato è stato inoltre consegnato a mano al commissario Farabollini in occasione della riunione con i comitati tenutasi a Rieti, che ha visto anche un intervento del Comitato.

Di seguito il testo integrale inviato dal Comitato:

“Con la presente il Comitato Civico 3e36 di Amatrice e Accumoli è a scrivervi per esortarvi a organizzare al più presto un tavolo di confronto e proposta avente per oggetto la ricostruzione dell’Ospedale Grifoni di Amatrice. Il Comitato Civico 3e36 ha seguito, a partire dall’estate del 2017, le numerose deliberazioni regionali aventi per oggetto la suddetta infrastruttura sanitaria, riscontrando in esse criticità e incongruenze.

Malgrado le ripetute richieste di informazioni e gli inviti a un confronto per ottenere spiegazioni in merito al progetto di ricostruzione sia in termini funzionali che di localizzazione, al momento le risposte delle istituzioni competenti sono del tutto mancate.

Per questa ragione il Comitato Civico 3e36 ha elaborato una proposta in autonomia, con l’aiuto di esperti in materia socio‐sanitaria e con il sostegno della popolazione residente.

Oltre 450 cittadini e cittadine residenti di Amatrice nello scorso mese hanno sottoscritto il nostro documento, mostrando in questo modo non solo di supportare e condividere la proposta elaborata dal basso, ma altresì di dissentire profondamente rispetto alle scelte finora compiute dalle istituzioni comunali e regionali.

A queste centinaia di residenti si aggiungono altre centinaia di cittadini interessati al futuro delle aree interne che già lo scorso anno si pronunciarono a favore di una delocalizzazione dell’ospedale in aree limitrofe all’asse viario della strada statale N4 Salaria.

La richiesta delle diverse migliaia di cittadine e cittadini ha trovato conferma nella volontà dei Sindaci dei comuni limitrofi a quello amatriciano, come si evince dal documento allegato alla presente.

Da ultimo, la richiesta di un ripensamento dell’attuale progetto ospedaliero incontra ulteriore sostegno da parte di associazioni di primaria importanza quali ad esempio CGIL Lazio, Cittadinanzattiva ed ActionAid. Realtà, quelle appena menzionate, che hanno seguito con vivo interesse le attività del Comitato Civico 3e36, fornendo apporti preziosi sia in termini di analisi di quanto deciso che in termini propositivi nei confronti del progetto promosso dal Comitato Civico.

Il Comitato Civico 3e36, quale espressione della popolazione locale residente e non, si domanda dunque le ragioni per una chiusura così netta nei confronti delle richieste di informazione e di partecipazione provenienti dal basso.

Crediamo che la ricostruzione debba essere un’opportunità per non ripetere errori e per non limitarsi unicamente ad azioni compiute sulla base del principio “dove era e come era”.

Siamo inoltre fermamente convinti della validità di principi – e diritti – come quello di partecipazione, trasparenza e informazione.

Senza partecipazione, informazione e trasparenza, gli atti e le decisioni istituzionali risultano gravemente menomate soprattutto in termini di quella legittimità sostanziale alla base delle relazioni di fiducia fra rappresentanti e rappresentati.
Per questa ragione, sicuri che un appello di centinaia di cittadine e cittadini, di Sindaci e di Associazioni nazionali di grande peso, non possa e non debba rimanere inascoltato, siamo a rinnovare la richiesta di apertura di un tavolo di confronto, entro il mese di dicembre 2018, avente per oggetto la ricostruzione dell’ospedale Grifoni di Amatrice.

Un momento di dialogo, di ascolto, di informazione in cui motivare le scelte finora compiute dalle amministrazioni coinvolte, in cui far luce in merito a quelle poche e dissonanti notizie provenienti dai differenti livelli amministrativi, in cui fornire ai cittadini risposte esaustive, e in cui, soprattutto, poter avanzare proposte e soluzioni improntate non su opacità e mistero ma su regole di trasparenza, ragionevolezza e sviluppo reale delle aree interne.”

Comitato Civico 3e36
Il Presidente Antonio Putini

Foto: Comitato 3e36