SETTE DOMANDE A LUCA SIMEONI GUARDIA DELLA NPC

Luca Simeone

Luca, cominciamo con qualche cenno alla tua carriera (giovanili e senior)…
Dopo le giovanili al basket Roma di Roberto Castellano e una parentesi con la pallacanestro Frascati, sono entrato a far parte della squadra delle Forze Armate nel campionato di B2. Purtroppo due anni dopo il nostro titolo viene congelato e la squadra non si iscriverà più al campionato, per dare seguito ad un importante progetto legato alle categorie giovanili. Da quell’anno (2005) ho militato in diverse formazioni di serie C1: Albano, Anagni, Lazio, Ciampino e la Spes Rieti dove abbiamo vinto il Campionato conquistando la serie B2.

Dopo una nuova parentesi ancora a Frascati dove abbiamo vinto il campionato di serie C2, sono tornato con grandissimo piacere sulle sponde del Velino qui a Contigliano, dove il Presidente Peppe Cattani mi ha dato la possibilità di giocare accanto a giocatori di grande spessore tecnico come Gianluca De Ambrosi, Riccardo Esposito, Federico Granato e DiegoGgrillo e dei ragazzi under molto interessanti, il tutto diretto dal folcloristico Paolo Matteucci, che a dir la verità quest’anno quasi non lo riconosco, in alcune situazioni ha dimostrato una calma olimpionica.(quando giocavamo contro qualche anno fa era molto più vivace…), gestire la nostra squadra non è semplicissimo, molto talento, scelte complicate…ma il bello è quello.

E’ qualche anno che transiti la strada Salaria per venire a Rieti, prima la Spes e poi da due anni a Contigliano, che idea ti sei fatto di Rieti e del basket reatino?
Non lo scopro io, Rieti ha un rapporto con lo sport diverso da quello che ero abituato a vivere a Roma. Qui la pallacanestro è parte della storia della città e devo dire di aver trovato un ottimo equilibrio dentro la squadra con i compagni e lo staff tecnico, ci divertiamo moltissimo e allo stesso tempo il livello degli allenamenti è altissimo. Quindi percorrere la Salaria ogni giorno non pesa sul mio stato psicofisico e soprattutto vivere l’allenamento con un ottimo spirito di competitività e confronto tiene alta la mia voglia di fare bene.

Sei nelle forze armate, in che consiste il lavoro nel gruppo sportivo?
Per i primi due anni della mia carriera di militare ho giocato come atleta della squadra di pallacanestro delle FFAA (campionato di B2 e C1 ). Oggi continuo a prendere parte a tutti gli appuntamenti di cartello a cui la nazionale militare viene invitata, in parallelo sono uno dei responsabili della sezione sport di squadra e militari del Centro Sportivo di Vigna di Valle e coordinatore di alcuni atleti militari di diverse discipline olimpioniche che ci rappresenteranno alle prossime Olimpiadi di Londra.

Hai fatto delle esperienze con la nazionale militare, quali? E come ci si sente a rappresentare la propria nazione?
Giocare con la nazionale militare è per me una grande soddisfazione ed è soprattutto stimolante vivere queste esperienze con un gruppo di compagni con i quali sono cresciuto sportivamente e professionalmente.Con loro, e grazie alla nazionale militare, ho avuto la possibilità di girare il mondo e di giocare su alcuni campi importanti e in posti dove la scuola cestistica è veramente di altissimo livello come Lituania, America e di recente in Brasile. Nel 2003 abbiamo vinto a Catania i Giochi Mondiali Militari con una formazione italiana di altissimo livello guidata da Coach Pasquali che schierava: Bargnani, Giovannoni, Ghiacci, Sottana (attualmente alla Sebastiani) Pilotti, Basei, Di Bella, Bencaster, Cotani e Bazzoli.

Cosa vuoi fare "da grande"? Intendi proseguire nella carriera militare?
Come detto la carriera militare procede bene…. Finché sarò competitivo e avrò l’energia giusta continuerò anche a giocare a pallacanestro. L’Aeronautica mi sta dando l’ulteriore occasione di accrescere la mia esperienza sportiva offrendomi la possibilità di fare da coordinatore e spalla a diverse discipline olimpiche alle quali mi sto avvicinando cercando di capire le dinamiche e le esigenze.

Quali sono le tue aspettative per quest’anno?
Il primo obiettivo è entrare in una griglia playoff tra le prime quattro posizioni… poi avremo modo di approfondire…… sono un pò scaramantico.

Vuoi lanciare un messaggio (ai compagni, al tecnico, al presidente o al pubblico)?
La strada è quella giusta, l’impegno è costante e forte, dobbiamo continuare così. Non ci sono alternative. Ci aspettano tre partite fondamentali dove il carattere e la lucidità conteranno più di tutto. Abbiamo le carte in regola per fare bene, dobbiamo esserne consapevoli e costruire su questo i nostri prossimi obiettivi.