VINCENZO DE NICOLA PRESIDENTE CIRCOLO IDV RIETI: LA MAGLIA NERA DEL CENTROSINISTRA

Fratelli d'Italia

Una volta, al giro d’Italia, c’era chi arrivava secondo e chi arrivava con la maglia nera. Che c’azzecca direbbe Di Pietro ? ecco spiegato!

Leggo esterrefatto gli arrampicamenti sugli specchi del coordinatore,  mai eletto, dell’Idv tipiche degli avvocati che, per professione, devono difendere l’indifendibile. Nel suo comunicato ci spiega che quando non si arriva primi si è perso comunque.

Questo mi ha fatto ricordare che un tempo, al giro d’ Italia, c’era la maglia nera indossata dall’ultimo in classifica. Poi, quando la cosa era diventata un fatto folcloristico, tanto che c’era la gara per averla, piu’ che un modo per indicare l’ultimo, fu eliminata.

In questi giorni si narrano le gesta di una tennista italiana che arrivata ai quarti di finale degli "open"  di Australia uno dei 6 tornei più importanti del mondo. Il sig. coordinatore ci dira’ sicuramente che, se alla fine non vince, avrà perso come tutte le altre, però si dovrà pur chiedere perche’ si porta a casa più. soldi delle ultime!

Lui ha costretto, con la sua incerta  e sconclusionata condotta, l’idv a dividersi sul sostegno a canditati che, comunque erano di un altro partito, ma per giustificare la sconfitta da maglia nera che ha avuto il canditato che ha sostenuto, la butta in caciara spiegando che lui ha perso quanto gli altri.

NO!!! NON E’ COSI’ Innanzitutto chi ha responsabilità poltiche di tale livello non può fare questi ragionamenti per evitare di assumersi le proprie responsabilità e così dovrebbe fare il segretario regionale che da buon Ponzio Pilato, se ne è lavato le mani lasciando fare al partito una figura peggiore di quella del PD che, almeno aveva i propri canditati sui quali dividersi.

Quanto poi alla logica che lega quel che lui chiama "teatrino dell’assurdo offerto dai partiti e sindacati ed animato da peronalismi, risentimenti, desideri di vendetta, frustrazioni e chi piu’ ne ha piu’ ne metta" con il fatto che non rinnega "assolutamente la scelta compiuta dal direttivo provinciale dell’IDV di sostenere " oltre a che canditatura di Annamaria Massimi rappresentava l’unica sintesi politica nel centro sinistra e la sua canditatura era condiivisa dalla maggioranza del PD, dai  Comunisti italiani, Rinfondazione comunista, dall’IDV, da Alleanza per Rieti dai Socialisti a me resta difficile da capire. Senza offesa, ma ci mancava che citasse Cicciu Porchittu tra i sostenitori. Se erano questa possente e gioiosa macchina da guerra di triste memoria perhè hanno perso così malamente? La verità è che il canditato vincente  come dimostrato dalle primarie  era quello proposto e votato dal direttivo cittadino dell’ IDV Francesco Simeoni.

Citare poi l’articolo col quale " Il Messaggero " dava la notizia della sua parcella sottoscritta dall’ordine degli avvocati come se proprio in questi giorni il governo non avesse abolito le tariffe minime per le loro assurdita’ in un regime di libero mercato e dare la colpa della propria sconfitta a questo episodio mi ricorda le partite che si giocavano da bambini  quando la colpa era sempre di qualcun altro e soprattutto di qualche episodio (il pallone era sgonfio, il palo era storto, c’era una zolla di terra e via giustificando).

Però su una cosa non si può non essere d’accordo " per come sono andate le cose, drovranno correre immediatemente ai ripari soprattutto PD e IDV, per cò’ che riguarda l’IDV penso che ad esempio il segretario provinciale dovrebbe assumersi le sue responsabilita’, traendo le dovute conseguenze (dimissioni). Ci aspettiamo l’ennesima richiesta di espulsione magari insieme al cronista del Messaggero. Tutto il resto è vita!!!