A Rieti il primato, poco invidiabile, del reddito pro capite più basso del Lazio.
Tanto emerge da una indagine dell’osservatorio di Findomestic Banca (2010). Una dato già di per se poco esaltante ma, se possibile, ancora più negativo se aggiungiamo che, al contrario, la pressione tributaria raggiunge livelli elevatissimi.
E’opportuno, di conseguenza, analizzare tramite alcune cifre quella che probabilmente risulterà essere, limitandoci solo alle tasse comunali, nel 2012 la spesa annua per una famiglia media:
REDDITO ANNUO LORDO FAMILIARE 30.000,00 euro Abitazione civile di circa 90/100 mq :
Addizionale Irpef 0,8 240,00 euro
Tassa Rifiuti 250,00 euro
Tariffa acqua e depuraz,ne 325,00 euro
IMU (imposta munic.propria) 170,00 euro (abitaz.principale)
Totale spesa annua 985,00 euro
IMU seconda casa 638,00 euro (seconda casa)
Totale spesa annua 1.623,00 euro
Da notare che le cifre riferite all’IMU sono da intendersi nel caso in cui il Comune confermi la stessa aliquota sull’abitazione principale pre-abolizione dell’Ici prima casa (5 per mille) e fissi l’aliquota sugli altri fabbricati al minimo previsto (0,76 per cento).
La preoccupazione è che il Comune sarà probabilmente obbligato ad aumentare le aliquote IMU in virtù del fatto che il 50% dell’introito di tutti gli immobili (esclusa l’abitazione principale) è destinato allo Stato. Questo comporterà (cosi come sta avvenendo in tutti i Comuni) un aumento delle aliquote da applicare, così da garantire almeno lo stesso introito che derivava ultimamente dall’Ici. E saranno, ovviamente, guai, cioè altre spese, per i cittadini reatini.
Il sopradescritto schema, e quanto potrà accadere, deve farci quindi seriamente riflettere, soprattutto alla luce delle recenti ma esplosive situazioni relative alle nuove povertà, sempre più emergenti, che non danno tregua al nostro territorio. Credo allora che l’imminente discussione del Bilancio previsionale 2012 possa davvero rappresentare l’occasione più idonea per affrontare anche e soprattutto tali problematiche nell’ambito della spesa corrente, con speciale riguardo alla spesa sociale che incide per oltre 15 milioni di euro.
Il Comune, si sa, eroga cospicue risorse economiche alle famiglie bisognose, e questo è un dato importante. Ma lo è altrettanto il mettere in atto e promuovere tutte le verifiche periodiche ed imparziali, soprattutto sulla veridicità reddituale delle stesse, altrimenti si rischia di non aiutare chi realmente ha necessità. E proprio in tale contesto ci sono delle voci di spesa oramai consolidate che andrebbero continuamente monitorate e verificate:
Contributo canoni spesa 2011 520.000 euro
Borse lavoro (66) spesa 2011 558.000 euro
Contributi alla persona spesa 2011 686.000 euro
Buoni alimentari spesa 2011 100.000 euro
Parliamo di circa 1,9 milioni di euro che incidono pesantemente sul bilancio comunale, che danno innegabilmente un concreto respiro a chi ne beneficia ma che, torno a ripetere, devono essere di conforto a chi realmente le merita, senza errori di valutazione nella erogazione.
Individuare chi dovrà beneficiare del sostegno dell’Ente è indubbiamente il compito più oneroso e delicato. Ma è questo aspetto, cioè il non sperperare mai risorse preziose, ed ancor più in un momento di profonda crisi economica come questo che stiamo vivendo, che fa di un amministratore un buon amministratore!!!