“Il decimo rapporto Uil sulla cassa integrazione è chiaro: nel nostro territorio la cassa integrazione scende. Rispetto al mese precedente tutti gli indici sono in diminuzione: sia per quanto riguarda quella ordinaria, come la straordinaria e quella in deroga. Stiamo parlando di un -92,5% inquietante. Inquietante perché ciò significa che Rieti è ormai depauperata, in ginocchio: Le aziende chiudono definitivamente e il lavoro diventa un miraggio. Non tutto il Lazio è così: le province offrono un quadro variegato. Ma per Rieti il panorama è scuro”.
Lo dice Alberto Paolucci, segretario generale della Uil di Rieti e della Sabina Romana
Dopo la cassa integrazione non c’è alternativa, c’è solo il licenziamento – dice Paolucci – E dalle pagine del rapporto Rieti figura tra le dieci città italiane con il maggior decremento di cassa integrazione. In condizioni peggiori della nostra città troviamo Nuoro, Ferrara, Pordenone, Catania con percentuali ancora più elevate. Gli ammortizzatori sociali sono strumenti di difesa dei lavoratori e delle lavoratrici – Una riduzione di questa portata significa che le aziende non hanno intenzione di riassumere i lavoratori”.
“Se si analizza il cumulo delle ore di cassa integrazione del periodo gennaio ottobre di quest’anno – ricorda Ivana Veronese, Segretaria confederale Uil – le oltre 181 milioni di ore autorizzate (pari ad una media di 107 mila posti di lavoro salvaguardati), registrano una diminuzione del 39,8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. La flessione interessa in misura maggiore la cassa integrazione in deroga (-91,6%) in via di esaurimento, seguita da quella straordinaria (-46,8%) e dalla ordinaria (-7,6%)”.
“Se poi – aggiunge il segretario della Uil reatina– a questi andamenti sommiamo il sempre e costante crescente numero di domande di Naspi, appare fin troppo chiaro che è necessario aprire un tavolo di discussione e approfondimento con il Governo sul tema complesso degli ammortizzatori sociali. Anche per questo qualche settimana fa ci siamo recati a Roma sotto la sede del ministero dello sviluppo chiedendo al sottosegretario Claudio Durigon impegni precisi affinché nella finanziaria vengano inserite le risorse necessarie per la cassa e la mobilità in deroga dei lavoratori e delle lavoratrici del nostro territorio”.
“Su questo fronte siamo ancora in attesa di novità sostanziali e vitali per lavoratori e lavoratrici del nostro territorio – conclude Paolucci – Guardiamo avanti e teniamo altra la pressione sul governo nella speranza che le risorse per gli ammortizzatori sociali non spariscano, complice qualche manina dispettosa”.