Il G.I.P. del Tribunale di Rieti ha confermato, con propria ordinanza di custodia cautelare, il carcere per i due albanesi che, lo scorso 14 Ottobre, si resero responsabili del furto aggravato in un’abitazione di Leonessa.
I due malviventi, dopo aver chiuso a chiave i proprietari nella loro camera da letto, svaligiarono la casa, portandosi via anche l’autovettura dei malcapitati, una Audi A4, nuova di pacca. Le indagini furono immediatamente avviate dai militari del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Rieti, unitamente ai colleghi del Nucleo Operativo della Compagnia di Cittaducale, da tempo in prima linea per contrastare le scorribande di varie organizzazioni criminali, di matrice esteuropea, esperti in questo particolare ed allarmante fenomeno criminoso.
E proprio il marchio lasciato sulla scena del crimine (tecnica della perforatura degli infissi) orientava gli investigatori sulla pista giusta. Intercettazioni telefoniche e riscontri tecnico-scientifici, poi, hanno chiuso il cerchio ed hanno consentito, poco prima di Natale, di procedere al fermo di due pregiudicati albanesi, dimoranti in una baraccopoli della capitale, mentre si apprestavano a lasciare l’Italia, con una valigia piena di gioielli ed altri preziosi.
Un quadro probatorio per così dire “blindato” e riportato nel dispositivo della misura cautelare emessa dall’Autorità Giudiziaria reatina. Ora, gli investigatori stanno lavorando per ricostruire la paternità della numerosa refurtiva recuperata. Alcuni beni, già analizzati, sono verosimilmente riconducibili ad altri episodi furtivi, commessi in varie aree della provincia romana e del ternano.