“E’ risibile e strampalata la replica dell’assessore all’ambiente del Comune Valentini (LEGGI) sui dati del Rapporto Ecosistema urbano di Legambiente e Ambiente Italia.
dati non ce li siamo inventati perché sono certificati dall’associazione ambientalista e li ribadiamo con forza, uno per uno. Senza tema di smentita. L’unica certezza è che Rieti si colloca al 61 posto, su 104 capoluoghi esaminati. Ed è vero che le altre città del Lazio sono in posizioni anche peggiori. Ma questo cosa significa? Significa che stiamo bene così? Una visione così ristretta conferma il limitato orizzonte di chi ci governa, di chi si limita a guardare non oltre il proprio orticello senza incuriosirsi di cosa accade oltre i vicini confini regionali o nelle altre città italiane”. Lo dice Alberto Paolucci, Segretario generale della Uil di Rieti e della Sabina romana.
“Questa specie di catalessi politica ha fatto già tanti danni e continuerà a nuocere alla nostra città – aggiunge Paolucci – se l’Assessore ritiene che i dati di Legambiente siano falsi, come lui stesso sostiene, è a Legambiente che deve chiederne conto e non capisco come fino ad oggi non l’abbia fatto. Noi stimiamo l’associazione ambientalista e siamo fermamente convinti che il suo studio sia scientificamente corretto”.
“Quanto al fatto che un reatino non dovrebbe gettare discredito sulla città – aggiunge Paolucci – sappia l’assessore Valentini che proprio l’essere reatino testardo e caparbio che mi spinge a volere il meglio per la città, a chiedere che rinasca e che abbia una classe politica degna di questo nome”.
“Infine – conclude Paolucci – Se Rieti è una città cicala, perché – come sostiene Legambiente – le città cicale sono quelle che non programmano, che sprecano, che non investono su politiche di sostenibilità ambientale, non è consigliabile che anche un membro della giunta indossi i panni della cicala. Piuttosto, si dia da fare, lavori, programmi e faccia in modo tale che nel prossimo dossier di Legambiente la posizione di Rieti sia più elevata di quella assegnataci quest’anno. Allora sì che saremo tutti contenti, tutti soddisfatti di vivere in una città migliore. Insomma, per concludere, coniamo questo slogan: a Rieti meno cicale, più fatti”.