Non siamo esperti in segnaletica stradale, ma crediamo che non ci voglia molto a tracciare delle strisce orizzontali che siano in grado di orientare gli automobilisti sul dove (e, soprattutto, sul come) parcheggiare. Se poi l’accesso all’area di sosta è anche a pagamento, la necessità di un riordino degli spazi adibiti a parcheggio è quasi (moralmente) obbligatoria.
Invece i gestori del parcheggio dell’Ospedale De Lellis non la pensano come noi ed hanno lasciato l’intera area-sosta nell’incuria più totale. A cominciare dalla prima corsia (quella che consente poi di raggiungere anche tutte le altre) che, essendo la più stretta e con le autovetture parcheggiate su entrambi i lati, non consente l’accesso all’area di alcun mezzo di soccorso; anzi, spesso. anche un’utilitaria fatica un po’. Capiamo la necessità di guadagno dei gestori, ma forse sarebbe il caso di sistemare le corsie e i loro ammennicoli affinché la circolazione e la sosta siano alla portata anche dei meno avvezzi alla guida.
Per non parlare poi della segnaletica orizzontale che, di fatto, consente sia la sosta a spina di pesce sia quella a membro di segugio. Morale: ognuno parcheggia come meglio gli aggrada, ed anche la segnaletica verticale non è di certo dalla parte dei conducenti.
Eppure basterebbe poco a dare un aspetto “civile” a quel parcheggio, almeno nel tentativo di farlo sembrare tale, al di là delle biglietterie automatiche.