LA LETTERINA DI NATALE DEI VOLONTARI DELL'ASSOCIAZIONE "RIETICUORE"

Babbo Natale

Quest’anno non indirizzeremo la nostra letterina di Natale al Prof. Monti o al Ministro Balduzzi, al primo potrebbe venir voglia di tassare i pochi Defibrillatori Automatici Esterni (DAE) in circolazione in Italia e il secondo crediamo non abbia ancora la possibilità di rendere operativo il Decreto del 18 marzo 2011, destinato a rimanere una bella “legge manifesto” (speriamo tanto di essere smentiti).

Vorremmo invece indirizzarla a tutti noi che ci leggiamo giornalmente, a tutti noi che abbiamo dichiarato guerra all’arresto cardiocircolatorio improvviso, killer silenzioso che miete ogni anno in Italia più di 60.000 persone.

Quello che chiediamo è di adoperarci affinché il 2012 sia l’anno in cui tutti gli italiani, ma proprio tutti, imparino le semplici manovre della Rianimazione Cardiopolmonare (RCP), imparino a salvare una vita. La nostra associazione “RietiCuore” quest’anno ha formato alla RCP quasi 600 persone nelle scuole, nelle associazioni e tra i cittadini.

Abbiamo insegnato, dallo studente di 3^ elementare al pensionato, le manovre salvavita e mostrato come si utilizza un DAE e siamo certi che, in caso di estrema necessità, queste persone saprebbero accenderlo, collegarlo, fare sicurezza e erogare la scarica che può rianimare, che può salvare.

E’ impensabile che ci siano ancora persone incapaci di fare una rianimazione cardiopolmonare ad un proprio caro, ad un amico, ad un compagno di palestra o di calcetto. E’ impensabile che si lasci morire una persona pensando che “tanto ci penserà il servizio medico di emergenza”.

Queste persone probabilmente non sanno che in quei fatidici 10 minuti possiamo essere l’ago della bilancia tra la vita e la morte.  Dobbiamo impegnarci a fare in modo che tutti sappiano che contro l’arresto cardiocircolatorio si può lottare e … magari vincere.

Sì, per il 2012 vorremmo che tutti gli italiani fossero formati alla RCP, che i DAE iniziassero a spuntare come funghi nella nostra penisola e la percentuale di sopravvivenza per l’arresto cardiocircolatorio improvviso arrivasse ai livelli dei paesi civili dove è operativo un programma di defibrillazione precoce. Buon Natale dai volontari dell’associazione “RietiCuore”.