Tailleuer, maglie griffate, stivali e sandali col tacco, abiti da sera, pashmine, giacche, cinture, camicie e jeans, collane, bracciali
…. questa è parte di quello che le partecipanti allo Women wap Party, organizzato da Amaltea Comunicazione ed Eventi, si scambieranno oggi, venerdì alle ore 19.00, in Viale Maraini 25.
Il baratto di abiti ed accessori femminili, nato nel jet set americano ed importato in Italia negli ambienti più modaioli, sta prendendo piede anche a Rieti, se è vero che sono una trentina le donne che hanno aderito a questo evento glamour, ecologico ed economico.
Le organizzatrici, Chiara Sansoni e Simona Santoprete, sono alla loro seconda esperienza di swap (baratto), avendone già organizzato uno a ottobre dedicato all’infanzia, in cui sono stati scambiati con successo abitini, accessori per la puericultura e giocattoli. Il funzionamento dello swap è semplice: ogni partecipante consegna anticipatamente alle organizzatrici abiti ed accessori seminuovi ed in ottimo stato mai indossati o indossati pochissimo: si tratta per lo più di acquisti fatti sull’onda dell’entusiasmo, ma che poi si sono rivelati scelte inadeguate, oppure doni ricevuti che non hanno raccolto il proprio gusto. Ebbene, una stilista esperta, Raffaela Fusacchia (Raffaela boutiques), valuta gli indumenti, assegnando loro un valore in stelle che, al momento della registrazione, le partecipanti ricevono e possono spendere prendendo ciò che piace.
“Si tratta di uno scambio che va al di là degli abiti che in questo modo acquisiscono una seconda vita – spiega Chiara Sansoni – perché è il momento in sè ad avere valore: l’atmosfera rilassata, la convivialità, l’aperitivo, le chiacchiere, è questo che rende lo swap una parentesi di piacere, un luogo mentale, prima che fisico, in cui mettere in condivisione idee, progetti, piaceri e pensieri e difatti alcune partecipanti colgono l’occasione per condividere anche le loro creazioni artistiche come nel caso di Gianna Gambucci e di Simona Bernardini ”.
“Il piacere dello shopping è una prerogativa femminile – conclude Simona Santoprete – a cui tramite lo swap si può liberamente dare spazio. Per questa opportunità dobbiamo senz’altro ringraziare i nostri sponsor che hanno voluto sostenere un evento di qualità”.