Organizzata dal Comitato reatino per il diritto alla salute, fiaccolata con oltre 300 candele accese mercoledì 14 Dicembre con partenza alle ore 17,00 da porta Romana per raggiungere piazza del Comune, per i reali bisogni dei malati oncologici e di tutti gli altri malati.
Ogni anno 830 nuove persone nella Provincia sono colpite da tumore. Circa il 25% in più rispetto alla media nazionale. Hanno bisogno di cure, ma i servizi sanitari reatini, con le risorse attuali, ferme a 6 anni fa, riescono a curarne solo 500. Gli altri pazienti sono costretti ad attendere il loro turno anche per mesi o ad intraprendere i “pellegrinaggi della speranza”, a centinaia di Km di distanza, in altre ASL d’Italia. La mobilità passiva è in continuo aumento con il rischio concreto del declassamento dell’ospedale di Rieti.
Questa provincia ha già dato e continua a dare molto in fatto di tagli: gli ospedali di Amatrice e Magliano in Sabina sostanzialmente chiusi. Mancano posti letto di oncologia e di hospice, cure oncologiche domiciliari, medici, infermieri, tecnici e personale di assistenza, ma persino specifici studi epidemiologici. Le assunzioni sono sostanzialmente bloccate da anni, sacrificate ad un insensato, mortale, “patto di stabilità” tra Regione Lazio e Governo centrale, che non fa distinzione tra Servizi fondamentali e sprechi reali.
Nessun Governo, smarrendo il senso di umanità e delle priorità sociali, può pensare di sacrificare la vita delle persone alle “compatibilità economiche”, ignorando che il ritardo di cure tempestive ed efficaci e l’assenza di misure preventive costano molto di più, sia in termini umani che economici.