Riceviamo e pubblichiamo interamente la nota giunta in redazione a firma del pendolare Riccardo Catelli (nella foto):
“Di tanto in tanto mi piace soffermarmi su quanto, in questi miei 12 anni passati a Rieti, i miei occhi hanno visto e soprattutto le mie orecchie hanno ascoltato.
Difficilmente avrei potuto credere, qualora qualcuno me lo avesse detto in anticipo, che in una cittadina capoluogo di provincia ottenere ascolto e risoluzione per problemi diffusi e quotidiani fosse impresa improba, titanica.
Paradossalmente ho avuto più soddisfazioni a Roma attraverso il mio municipio di appartenenza che non da una delle ultime 3 giunte comunali. Nemmeno attraverso l’impegno personale di altri cittadini, si è riuscita a trovare una quadra.
Si sto parlando come sempre dei pendolari di Rieti. Magari se non fossi stato pendolare, sarei stato un disoccupato e avrei potuto parlare dei problemi dei disoccupati, avrei avuto nonni o zii e avrei parlato dei problemi di assistenza sociale per qualche parente anziano, o avrei parlato di un pedaggio per un parcheggio presso l’Ospedale estorto contro tutto e tutti.
Eppure in tutti questi casi, non avrei mai avuto alcuna risposta che potesse soddisfare la mia esigenza, come quella di molti altri. Ma torniamo ai pendolari. Giunta di destra, giunta di sinistra, giunta di mezzo.
A chi mai è interessato risolvere un problema come quello dei pendolari, se non per una mera questione numerica durante una tornata elettorale? Ed infatti l’unica vera costante trovata in questa città, è stata lo slogan pro pendolari, o pro-disoccupati o pro-qualche cosa.
Beninteso che i 2000/2500 (ma forse ora con Amazon in attività si sfiorano anche i 3000), portano ricchezza in città per almeno 2/3 milioni di euro (confidando in stipendi medi di 1000 euro), spendibili in loco.
Ma se non mi faciliti l’andare a Roma e il ritornare a Rieti velocemente, si rischia che faccia la spesa fuori Rieti perché non faccio in tempo a farla in città, o che faccia colazione a Roma perché i bar non sono aperti se non dopo le ore 6. Eppure abbiamo chiesto prima ad Emili, poi alla giunta Petrangeli (con una congiuntura comune , provincia, regione, Parlamento che non si ripeterà che fra ulteriori 50 anni), ora con il romantico centrodestra targato Cicchetti.
Eppure, tolti l’arrivo dei pullman nuovi da parte i Cotral, i risultati attuali ci riportano a situazioni di 2 anni fa. Un cambio orario unilaterale Cotral, ha abolito un collegamento dedicato Rieti-Passo Corese (FL1) per accorparlo con il collegamento diretto A1 Rieti – Roma, aumentandone il tempo di percorrenza, perdendo il transito davanti la stazione di Fara Sabina e perdendo di fatto tutte le relazioni in coincidenza immediata con i i treni della FL1, essendo costretti ad attesa da 15 minuti in su, sia in un senso sia in un altro.
Si aggiunga poi che la conferma della commessa di acquisto di treni bimodali nuovi per la linea Rieti/Terni/Roma, ha di fatto tarpato le ali ad ogni richiesta ulteriore di relazioni nuove al mattino prima della corsa diretta delle 6.10, dell’abolizione di una oramai folle autorizzazione per transitare in territorio umbro e della implementazione del programma orario settimanale anche nelle giornate di sabato e domenica.
Attualmente, non potendo constatare numeri alla mano alcuna miglioria rispetto ai punti sopra esposti, alcuni cittadini si sono rivolti alla nuova politica emergente, quella del “siamo diversi da loro”, quelli del “siamo la voce del popolo”.
Abbiamo chiesto ed ottenuto un incontro con l’On. Lorenzoni e il Movimento 5 stelle reatino, dove l’onorevole ha avuto la sensibilità di non partecipare, abbiamo riportato criticità e perplessità sulla questione orari Cotral e sulla necessità di trovare nuove tracce ferroviare per poter utilizzare appieno i nuovi treni bimodali.
Bene a distanza di mesi, questa politica nuova, non ha trovato di meglio che ignorare completamente le nostre esigenze, non formulando alcuna nota o alcun articolo in cui venisse indicato come il movimento 5 stelle, o lo stesso Lorenzoni, avessero intenzione di intervenire a supporto dei pendolari.
Quindi mi preme ringraziare pubblicamente tutto l’enturage del movimento reatino, per lo schiaffo rivolto a questa categoria di cittadini e soprattutto per la pochezza (direi assenza) di contenuti evidenziata nei confronti di questo tema.
Sicuramente al loro interno avranno deliberato che non era argomento importante. Ne prendiamo atto e con l’onestà intellettuale che credo solo noi cittadini possiamo avere e di conseguenza ostentare, vaglieremo serenamente ed opportunamente nella prossima tornata elettorale locale, regionale o nazionale, a chi dare il nostro voto. Ancora complimenti per la latitanza.”
Riccardo Catelli