Di seguito una dichiarazione del presidente della VI Commissione Lavori Pubblici, Infrastrutture, Mobilità e Trasporti del Consiglio Regionale del Lazio, Fabio Refrigeri, in merito all’audizione delle concessionarie e i gestori delle principali reti viarie regionali, compresi i tratti autostradali del Lazio, al fine di acquisire utili approfondimenti in merito allo stato di conservazione e sicurezza dei viadotti e dei ponti dislocati sul territorio regionale cui hanno partecipato l’assessore regionale competente Mauro Alessandri, l’amministratore delegato Autostrade per l’Italia, Giovanni Castellucci, l’amministratore delegato di Anas, Gianni Vittorio Armani, l’amministratore unico di Astral, Antonio Mallamo, l’amministratore delegato della Società Autostrada Tirrenica, Mario Bergamo e l’amministratore delegato della Strada dei Parchi, Cesare Ramadori.
“Dopo i fatti di Genova era importante riuscire ad avere un quadro il più completo possibile delle infrastrutture nella nostra regione soprattutto quelle autostradali e con l’audizione di questa mattina la situazione è sicuramente più chiara.
Il fatto poi che a rispondere, e soprattutto a rassicurare sullo stato di salute di ponti e viadotti presenti sui principali collegamenti autostradali laziali, la Commissione siano stati gli amministratori delegati delle concessionarie in persona è una garanzia ancora maggiore per i nostri concittadini che, comprensibilmente dopo il crollo del ponte Morandi, chiedono maggiori controlli e tutele.
Per questo motivo ringrazio tutti per la disponibilità e l’accuratezza delle risposte fornite.
A questo primo e fondamentale incontro seguiranno altre iniziative indirizzate ad avere il quadro completo dello stato di salute dell’intero sistema infrastrutturale viario regionale: in tal senso nelle prossime settimane verrà convocata una Commissione con i Comuni e le Province dove, oltre a completare questo iter conoscitivo, si studieranno iniziative e azioni per mettere in condizione anche i Comuni più piccoli, che sono quelli che hanno maggiori difficoltà soprattutto per carenza di organico, di completare e concretizzare l’opera di monitoraggio, e ove necessario, di messa in sicurezza.
A seguito delle richieste dei membri della Commissione saranno anche convocati focus su temi specifici dove approfondire singole problematiche, come ad esempio la necessità di riuscire ad avere un quadro unitario e completo delle opere da realizzare con il relativo fabbisogno finanziario in modo da essere in grado di poter pianificare gli interventi secondo criteri di necessità e urgenza.”