Mancano 48 ore al taglio del nastro per questa edizione 2018 della Sagra degli Spaghetti all’Amatriciana. La bella tradizione che da mezzo secolo accompagna Amatrice torna nonostante la fase dell’emergenza non sia ancora superata e nonostante le tante difficoltà: “Abbiamo scelto di andare avanti – dice il Sindaco Filippo Palombini – ogni passo che facciamo è un passo verso il futuro. Siamo ancora in emergenza, ma se vogliamo guardare avanti dobbiamo farlo passando innanzitutto per le nostre tradizioni, e la Sagra è un pezzo di storia di questa città e di questa terra”.
L’appuntamento è per venerdì 31 agosto alle ore 12,30 e tutte le informazioni sulle modalità di partecipazione e sul programma degli eventi sono sul sito www.comune.amatrice.rieti.it, basta cliccare sul banner dedicato alla Sagra degli Spaghetti all’Amatriciana, attraverso il quale si può agevolmente accedere anche alla possibilità di prenotare il biglietto on line.
L’antica ricetta nota in tutto il mondo torna dunque protagonista nella sua terra, ad Amatrice, dove nacque e dove per decenni è stata celebrata: ricco il programma degli spettacoli che quest’anno faranno da cornice al tradizionale piatto di Spaghetti, preparato con la perizia di sempre dalla Proloco di Amatrice, storico partner del Comune nell’organizzazione della manifestazione.
Ad inaugurare la Sagra, alle ore 12 di venerdì sarà la Banda Musicale di Casperia con le sue majorette e per i tre giorni sono tanti gli spettacoli in cartellone: diciannove eventi con ospiti diversi, come i Goblin, Ambrogio Sparagna, Pablo e Pedro, l’appuntamento con “Il Jazz italiano per le terre del sisma” e molto altro.
Una Sagra dunque che, insieme alla tradizionalissima salsa all’Amatriciana, propone una lunga serie di spettacoli per tutti i gusti e per tutte le età, in quella che oggi è definita la “Amatrice a tempo”, per una festa senza tempo.
Il Comune di Amatrice ringrazia la Regione Lazio per il fattivo supporto dedicato all’iniziativa e tutti coloro che, a vario titolo, hanno contribuito a rendere possibile questa manifestazione, che per decenni è stata il fiore all’occhiello non solo di Amatrice ma dell’Italia intera.