I carabinieri del nucleo ispettorato del lavoro di Rieti, a conclusione di attività ispettiva, hanno denunciato:
C.A, di Rieti del 1951, socio accomandatario della ditta “O. Carburanti s.a.s.”, avente sede legale ed operativa a Rieti, esercente attività di distributore di carburante, resosi responsabile della violazione di cui all’art. 4 l. 300/1970, per avere installato presso la propria sede aziendale un impianto di videosorveglianza idoneo al controllo a distanza dei lavoratori, senza la prescritta autorizzazione della direzione territoriale del lavoro;
F.T., del 1942, di Poggio Mirteto, coordinatore per l’esecuzione dei lavori del cantiere sito a Cantalupo in Sabina, resosi responsabile della violazione di cui all’art.92, comma 1, lett a, del d.lgs. 81/2008, per non avere verificato con opportune azioni di coordinamento e controllo l’applicazione, da parte delle imprese esecutrici, delle disposizioni contenute nel piano di sicurezza e coordinamento;
C.R., del 1953, di Morena, amministratore della societa’ “R.Costruzioni appalti srl”, avente sede legale a Morena e cantiere a Cantalupo in Sabina, esercente attivita’ di edilizia, resosi responsabile della violazione di cui all’art.133, comma 3, del d.lgs. 81/2008, per avere utilizzato un ponteggio senza avere redatto il previsto progetto.
B.G. del 1972, di Rieti, titolare dell’omonima azienda, avente sede legale a Rieti, resosi responsabile della violazione di cui all’art. 111, comma 1, lett.a, del d.lgs. 81/2008, modificato dal d.lgs. 106/2009, per non avere adottato idonei sistemi di protezioni collettiva e/o individuale per evitare la caduta dall’alto durante lavori ad una altezza superiore ai due metri. Veniva inoltre rilevato che l’unico lavoratore in azienda operava in nero.