A Rieti il
Un’iniziativa sotto l’Alto Patronato del
Presidente della Repubblica
BOZZETTO VINCITORE: n. 456
AUTORE: Sig.ra Daniela Fusco
La figura dell’Italia turrita sorge da un turbine di panneggi rappresentanti il tricolore con incisa la scritta “L’Italia per la Lira”, che nella base si allargano come le radici di un albero, a ricordare la stabilità e l’unità del paese, per salire e stringersi attorno alla figura dando origine ad un movimento che allude alla circolazione monetaria della Lira, al cammino della nostra moneta negli anni, alla sua storia, fino alla creazione dell’Unione Europea.
Il tutto culmina nelle braccia alzate dell’Italia, che recano in trionfo la Lira (sul dritto la Lira 1951 “cornucopia” e sul rovescio la prima Lira dell’Unità d’Italia del 1860).
Nel basamento sono rappresentate in bassorilievo, incassate nell’alzata dei gradini, alcune tra le monete e le banconote più significative della nostra storia.
ELENCO MEMBRI GIURIA SELEZIONATRICE BOZZETTI |
FUNZIONE/CARICA/PROFESSIONE
Alteri cav. GiancarloCuratore Medagliere Biblioteca Apostolica VaticanaBalbi De Carlo prof.ssa Silvana
Direttore Museo Numismatico di Roma e Coorginatore Museo Nazionale RomanoBenvenuto on. GiorgioMembro Commissione Finanziarie della Camera dei DeputatiBulgarelli dott. Odoardo
Direttore Principale – Servizio Cassa Principale della Banca d’ItaliaCrapanzano prof. Guido
Presidente dell’International Banknote Society e Consigliere Numismatico della Banca d’ItaliaDoty prof. Richard
Curatore Numismatico dello Smithsonian Institution di WashingtonGasparri on. MaurizioMinistro delle comunicazioniHewitt dott.ssa VirginiaDirettore Numismatico del British Museum di LondraIelpo ing. NicolaPresidente dell’Unione delle Zecche EuropeeIvotchkina dott.ssa Nina
Curatore Numismetico dell’Hermitage Museum di S.PietroburgoLa Malfa on. Giorgio
Presidente della Commissione Finanze della Camera dei DeputatiMannino avv. GiuseppePresidente Consiglio Comunale di RomaMasi dott. Alessandro.
Storico dell’Arte e Segretario Generale Società “Dante Alighieri”Matella dott. AntonioNotaio – Consigliere Collegio Notariato NazionaleMauro prof. WalterCritico letterario e giornalistaPetrucci cav. GilbertoPromotore gemellaggio Roma – New YorkPoulides dott. GeorgeArmatore della Festival CrocierePrisco arch. LuigiStorico dell’ArchitetturaRambaldi Carlo3 Premi OscarSassoli dott. SandroPresidente Europeo Comitato Celebrazioni III MillennioStagno dott. TitoGiornalistaStorato Vittorio3 Premi OscarTraina prof. MarioPresidente Accademia di Studi NumismaticiTremaglia on. MirkoMinistro per gli Italiani nel MondoTremonti on. GiulioMinistro dell’Economia e delle FinanzeUrbani on. GiulianoMinistro per i Beni e le Attività CulturaliVeroi prof. Guio”Padre” delle 500 lire “caravelle”Zeffirelli FrancoRegistaLa Scalia prof. AlbinoPresidente del Comitato
E’ stato inaugurato il 1 Marzo nella città di Rieti, scelta per questo progetto grazie alla sua posizione geografica, al centro della nostra penisola, il MONUMENTO ALLA LIRA, a celebrare il ricordo della storica moneta italiana.
OMBELICO D’ITALIA di Rita Giovannelli.
Una lapide multilingue, sistemata a piazza San Rufo, ricorda, infatti, che ci troviamo nell'”Umbilicus Italiae”. Secondo gli storici Dionigi di Alicarnasso e Marco Terenzio Varrone, motivo di interesse della città era il lago di Paterno.
Al centro dello specchio d’acqua sarebbe esistita un’isola galleggiante, considerata appunto l’ombelico d’Italia, formata da incrostazioni calcaree su residui vegetali, sulla quale gli antichi Sabini svolgevano i loro riti religiosi.
Il fatto è confermato sia da Plinio che da Lucio Anneo Seneca. Risalente al VII secolo a.C., Rieti fu conquistata da Manio Curio Dentato insieme al resto della regione nel 290 a.C.. Il console romano fece eseguire il taglio delle Marmore, consentendo al fiume Velino di precipitare nel Nera. Questa importante opera idraulica, citata spesso nelle fonti antiche, è uno degli interventi paesaggistici più interessanti e spettacolari della storia d’Italia, tale da trasformare la città di Rieti in un prospero centro agricolo, naturale fornitore di Roma. Diede e natali a Marco Terenzio Varrone, padre dell’erudizione romana.
Di origine sabina furono gli imperatori della Gens Flavia, Vespasiano, Tito e Domiziano, e vestigia romane si trovano a poca distanza dal Monumento alla Lira nei resti del ponte in pietra che permetteva l’ingresso in città superando il fiume Velino.
Papi, condottieri e sovrani soggiornarono a Rieti, da Costanza d’Altavilla che salì in città nel 1185 per sposare, per procura, il figlio del Barbarossa, a Carlo II d’Angiò che un secolo dopo venne incoronato nella Cattedrale da Papa Nicolo IV, a Papa Bonifacio VIII.
Il MONUMENTO ALLA LIRA,
che con il basamento raggiunge un’altezza di oltre cinque metri per due tonnellate di peso, riproduce una figura femminile, l’Italia turrita, recante in trionfo una moneta che sul fronte riporta la prima lir5a della Repubblica (1951), mentre sul retro raffigura la prima lira dell’unità d’Italia (1861). La sua realizzazione è stata affidata alle Fonderie Caggiati di Parma (note per aver fuso il Monumento al Vigile del Fuoco a “Ground Zero”), che hanno utilizzato i 2.2 milioni di vecchie monete da 200 lire appositamente raccolte dal Comitato Celebrazioni III Millennio e da Collezioni Numismatiche, promotori del progetto.
Il bozzetto è opera dell’artista Daniela Fusco, 1° classificata tra gli oltre duemila partecipanti al Concorso Internazionale per il “Monumento alla Lira Italiana”, realizzato anche con il contributo del Ministero per i Beni Culturali, della Regione Lazio e della Cassa di Risparmio di Rieti.
All’inaugurazione, preceduta da un incontro presso il Teatro Flavio Vespasiano di Rieti, dove hanno fatto brevi interventi il Dott. Sandro Sassoli (Presidente Europeo del Comitato Celebrazioni III° Millennio), il Prof. Mario Traina (Presidente dell’Accademia degli studi Numismatici), il Prof. Guido Crapanzano (Consulente della Banca d’Italia) e Padre Georges Cottier (Teologo della Casa Pontificia), hanno partecipato l’On.le Gianfranco Fini (Vice Presidente del Consiglio) e l’On.le Giuliano Urbani (Ministro per i Beni Culturali).
Madrina d’onore Sophia Loren.