Il 31 luglio di ogni anno ricorre il “World Ranger Day”, dedicato ai 176 ranger uccisi negli ultimi 20 anni per difendere gli ultimi gorilla di montagna. Il Virunga National Park, in Congo, chiude al turismo fino al 2019 per le violenze a ranger e turisti. “Non vinceremo mai la battaglia per salvare specie ed ecosistemi, senza creare un legame emotivo tra noi e la natura, perché nessun uomo salverà mai ciò che non ama”. Sthepen Jay Gould.
Forse dobbiamo ripartire da qui, dalle emozioni , dalla fantasia, dall’immaginazione. Ma dobbiamo anche essere in grado di evidenziare contraddizioni, criticità,convenienze di alcuni comportamenti collettivi. È lo stile di vita, le nostre singole scelte quotidiane, che sommate insieme formano la nostra impronta ecologica”, il peso delle nostre richieste alla natura.
L’ambiente, gli ecosistemi hanno capacità rigenerative, ma – come sappiamo bene – non sono infinite. Introdurre il concetto del “limite ” nel nostro modo di pensare è una delle prime soglie culturali di cui dobbiamo essere consapevoli. Al di là delle pur importantissime prerogative tecniche e scientifiche, amministrative e giuridiche che riguardano il lavoro del guardiaparco, gli obiettivi di fondo sono quelli di mostrare che esiste un modo diverso di vivere. È una consapevolezza che dovremo rendere sempre più diffusa e profonda.
Guardiaparco: una professione multidisciplinare.
Lavora in natura ed è a contatto con le persone.
Tanti bambini che visitano un’area protetta da grandi vogliono fare il guardiaparco. Non ci può essere riconoscimento più gratificante per una professione multidisciplinare, complessa e articolata, ma soprattutto molto affascinante. Il Guardiaparco è la figura professio-
nale emblematica delle Aree Protette. Svolge attività di valorizzazione ed educazione ambientale, didattico-scientifiche e di assistenza e guida ai fruitori di Parchi e Riserve. Collabora nella ricerca naturalistica, storica e culturale. Sorveglia e controlla il territorio, anche per gli incendi.
In pratica i Guardiaparco sono l’organo di sorveglianza delle Aree Naturali Protette della Regione Lazio.Sono 250 presenti in 23 Parchi e Riserve Naturali Regionali. Le loro competenze si esplicano anche all’interno dei siti afferenti alla Rete Natura 2000 (Siti di Importanza Comunitaria e Zone di Protezione Speciale). Una delle loro principali funzioni è l’attività di polizia giudiziaria ed amministrativa finalizzata alla prevenzione e repressione dei reati in materia ambientale. Per interrompere le attività criminose, nei casi più gravi possono effettuare sequestri e inviare quindi le conseguenti denunce alle autorità giudiziarie competenti. In particolare combattono sia i tagli boschivi illegali, sia l’uccisione degli animali (bracconaggio); contrastano lo smaltimento illecito dei rifiuti e l’abusivismo edilizio e tutelano anche i beni architettonici e del paesaggio.
Tra i loro compiti c’è anche il monitoraggio delle specie animali e vegetali con decine di progetti di sistema in tutta la Regione e progetti specifici in ciascuna Area Protetta; verificano inoltre la presenza di habitat di interesse comunitario e di emergenze geologiche particolari. Collaborano a progetti di promozione territoriale e di educazione ambientale,che coinvolgono centinaia di scuole in tutta la nostra Regione. Durante l’estate, il periodo di “massima allerta” per gli incendi boschivi, svolgono una intensa attività di avvistamento e spegnimento degli incendi, anche in coordinamento con la Protezione Civile, salvando dal fuoco centinaia di ettari di territorio boschivo ed agricolo. I Guardiaparco inoltre recuperano la fauna selvatica in difficoltà,portandola presso i centri di recupero dei parchi regionali, o presso le strutture convenzionate.
Insomma, il Guardiaparco è una figura professionale a tutto tondo, che lavora nella natura, sorveglia e tutela l’ambiente, ma è in costante rapporto con il pubblico.