ANCORA UNA SCONFITTA PER ARUOTALIBERA

Aruotalibera Solsonica Rieti
Pesante debacle interna per la Aruotalibera Solsonica Cariri Rieti (0 punti) sconfitta al Palacordoni dal G.S.D. Porto Torres (4) per 102 a 61.
 
Brutto scivolone per la Aruotalibera, contratta in attacco e troppo molle in difesa, che non può nulla contro lo strapotere di Porto Torres, rimanendo ultima in classifica a zero punti. Rieti rimane in partita solo per 5 minuti, riuscendo a rimanere aggrappata ai sardi fino al 15-14.
 
Poi salgono in cattedra Raimondi e Curle che firmano il primo break (31-14). Nel secondo periodo Rieti non trova più la via del canestro e lascia scappare via Porto Torres che incrementa il vantaggio e va addirittura al riposo lungo sopra di 34 (58-24).
 
Al ritorno in campo, Caiazzo prima e Ahmadi e Bandura poi provano a scuotere il match firmando un mini break che riporta Rieti sul -22 (67-45). E’ solo un fuoco di paglia: non bastano, infatti, gli ingressi di un ottimo Scagnoli e di un positivo Boccacci a fermare la vena realizzativa degli ospiti. Rieti continua a difendere male e nell’ultimo periodo Raimondi è incontenibile e porta i suoi sul punteggio di 84 a 57 a 3’33’’ dal termine. Negli ultimi minuti, Rieti crolla e lascia campo aperto a Porto Torres che vola sul + 41 e chiude con un severo 102-61. 
 
“Abbiamo giocato una bruttissima partita – afferma il tecnico della Aruotalibera, Joseph Jayaratne – facendo un ulteriore passo indietro rispetto alla gara di sabato scorso contro Santo Stefano. Porto Torres ha sfruttato al meglio la superiorità sotto canestro, ma noi gli abbiamo dato una grossa mano difendendo molto male. Adesso dobbiamo sfruttare al meglio il turno di riposo e lavorare sodo in questi 15 giorni. La serie A1 è un campionato molto difficile ma il nostro è un buon gruppo che può fare bene”.
 
La Società, al di là degli aspetti tecnico tattici, le cui decisioni spettano all’allenatore, assumerà provvedimenti in ordine a comportamenti di alcuni giocatori non esattamente in linea con lo status di atleta e, soprattutto, non attinenti ai principi che ispirano il progetto “Aruotalibera”.